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La poesia di Furio Miselli che celebra a “Le Grazie” l’acqua di San Bernardino

TERNI – Gironzolando per il parco Le Grazie, tra stradelle ammantate già di bianche  margherite, dopo aver ammirato la cappelletta di San Bernardino da Siena, il percorso ci conduce, dalla parte opposta, all’uscita di fronte ad una fontanella, opera della circoscrizione Ferriera. Sopra di essa, sul muro è una lapide con alcune frasi scolpite. Avvicinandoci sempre di più iniziamo, con meraviglia e divertimento, a leggere:
FONTANA MIA 
Ci sta lassu’ a le Grazzie
na fontana
E’ la fontana 
de San Bernardinu
se ch’ acqua bella pare
argentu fini
Che chi la bee se sende arsuscita’
Acqua che fa passallu 
ogni dolore
Acqua che leea le pene 
da ogni core
Fontana mia 
Non te secca’. 
Co st’acqua tia 
Famme arsana’ 
Furio Miselli 
1 Maggio 1987 (anno della posa in opera e omaggio al poeta vernacolare)
Ecco, così il poeta ternano Furio Miselli, nato a Terni il 18 gennaio 1868, sposato e morto a Ferentillo 8 giugno 1949, autore e fondatore del giornale satirico “LU SBORBOTTU“, celebra l’ acqua che sgorga miracolosamente dalla roccia grazie ad un evento prodigioso attribuito al Santo di Siena, appunto Bernardino, citato dal poeta nella stupenda lirica. L’acqua fin dal suo primo istante, fu considerata dal popolo portatrice di benessere e grazie. Per questo, e per altri eventi legati alla fede, il luogo  si chiama Le Grazie.

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