Via libera al nuovo decreto legge che regolamenta il periodo successivo alle festività pasquali. Le misure principali: ritorno a scuola in presenza ovunque fino alla prima media; divieto di fare visite agli amici nelle regioni in zona rossa, tranne nel weekend di Pasqua. Italia divisa solo tra arancione e rosso per tutto il mese di aprile, si può sperare in deroghe con un decisivo calo di contagi e un aumento delle somministrazioni del vaccino nei territori con dati da giallo.
OBBLIGO DI VACCINAZIONE PER SANITARI E FARMACISTI – Come avevamo anticipato poche ore fa, chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovrà vaccinarsi. Per chi rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all’andamento della pandemia. Quando si raggiungerà l’immunizzazione di massa o si registrerà un calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata.
SCUOLA – Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
CINEMA, TEATRI, MUSEI, PALESTRE CHIUSI – Come pensavamo ancora niente aperture fino al 30 aprile per quanto riguarda teatri, musei e cinema. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Possibile anche con gli stessi termini anche i musei.