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Monta il caso degli avvocati umbri chiamati a vaccinarsi

PERUGIA -Il presidente della Repubblica  Sergio Mattarella ha dato il buon esempio aspettando il suo turno di vaccinazione, come del resto ha rimarcato il presidente del Consiglio Mario Draghi. In Umbria invece sta scoppiando in queste ore il “Caso Avvocati”. Intendiamoci: occorre capire, prima di dare la croce addosso all’Ordine e ai suoi iscritti, come stanno esattamente le cose. Dal momento che va da sé che chi s  presentato al punto vaccinale è stato evidentemente chiamato. Detto questo la domanda sorge spontanea: con quale criterio? Perché loro sì e altri no?  Attendendo le risposte a questo punto appaiono necessarie e indispensabili da parte della giunta Tesei o da chi nello specifico sovrintende alla sanità umbra, il capogruppo del Pd Tommaso Bori si pone nella sua pagina Facebook questi e altri interrogativi.
“Perché di fronte a richieste di buon senso, quali quelle di istituire liste di supplenti del vaccino, di avere un calendario pubblico ed ufficiale, di vaccinare caregiver e familiari delle persone fragili, la Giunta Tesei continua a operare senza alcun criterio e in maniera opaca?
Su quali basi scientifiche, o almeno di buon senso – si chiede Bori – si è deciso nella tarda serata di sabato di destinare le dosi del vaccino avanzate ad un solo ordine,  quello degli Avvocati, in una seduta vaccinale improvvisata la mattina successiva?
Con che criterio la Giunta Tesei ha deciso prende le proprie decisioni?
Perché non ai dipendenti della grande distribuzione, del trasporto, a chi è impegnato nel settore delle pulizie o a qualunque categoria di lavoratori essenziali?
Oppure perché non i disabili, i loro familiari, ai caregiver o alle badanti dei nostri anziani?
Ringraziando gli operatori sanitari per il loro lavoro e il loro impegno, come gli avvocati che questa mattina, con un preavviso pressoché inesistente, si sono messi immediatamente a disposizione affinché nessuna dose di vaccino fosse sprecata, ribadiamo che restiamo allibiti dalla gestione disorganizzata e opaca delle dosi in esubero predisposta dalla Giunta Tesei.
Basta con l’improvvisazione e basta con una gestione priva di chiarezza delle dosi di vaccino avanzate.
In un momento in cui tanti aventi diritti hanno difficoltà nelle prenotazioni, chiediamo alla Giunta Tesei trasparenza e programmazione, per predisporre quanto prima quella lista di sostituti che possa garantire il diritto alla salute e all’eguaglianza di tutti i cittadini”.

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