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A Nicciano, nella chiesa di San Michele Arcangelo, ci sono preziosi affreschi rinascimentali da recuperare

FERENTILLONicciano: 490 metri sul livello del mare, nella Valle di Ancaiano e nel comune di Ferentillo, lungo la mulattiera che partendo da Gabbio giunge a  Nicciano, tra boschi del Solenne, discende poi  per la Abbazia di San Pietro in Valle. Ci soffermiamo proprio qui, nel paesino di Nicciano, per segnalare una emergenza importante che interessa la chiesa di San Michele Arcangelo. Un gioiello architettonico rinascimentale, consolidato, ma solo strutturalmente. Al suo interno, infatti, alcuni dipinti della scuola di Giovanni di Pietro detto Lo  Spagna e suoi allievi come il già nominato Giovanni di Girolamo Brunotti,  necessitano di un tempestivo intervento di recupero. La chiesa, posta su una collinetta, vicino ad un fontanile, a mezza costa tra i due nuclei abitati, mostra la classica facciata a capanna, campaniletto a vela con due fornici, portale con piedritti, due mensole che sorreggono l’ architrave; sopra la cornice del portale, è visibile lo stemma in pietra del Capitolo Lateranense. L’interno è ad un’unica navata. La parete di destra  è quella che interessa in modo particolare per la sua valenza artistica. E’ infatti completamente affrescata con dipinti raffiguranti una serie di Madonne col Bambino e Santi, come San Sebastiano e Sant’ Antonio.
Nicciano, chiesa di San Michele, affresco Madonna col Bambino e Santi, XVI secolo
Nel primo dipinto e raffigurata, come detto, la Madonna col Bambino in un intarsiato trono ligneo. La Madonna indossa una tunica rossa ed è coperta da un manto verde dalla testa ai piedi. Il Bambino Gesù, nudo, ritto sul ginocchio destro della Madre mentre, alla sua destra, troviamo un orante Sant’Antonio abate e a sinistra un San Sebastiano anche lui a mani giunte. Il Santo, martire romano, patrono contro le epidemie, mostra le frecce sul corpo, simbolo del suo martirio.
In alto, due angeli in volo sorreggono una corona sopra al capo della Madonna. Bellissima l’espressione dolce della Madre così come quella del figlio, così come delicato è il movimento delle mani. Dalle linee, dalle forme anatomiche  e plasticità dei volumi, il dipinto si può attribuire sicuramente alla mano dello stesso Giovanni di Pietro detto lo Spagna. L’opera è deteriorata, si notano i colori abrasi per l’intonaco preda dell’umidità che ha finito anche per influire sulla parziale perdita di tonalità. Ecco perché necessita di un tempestivo restauro.
C’è poi un altro dipinto con Madonna Col Bambino sempre di epoca rinascimentale. Il soggetto raffigura la Madonna in trono su un drappeggio damascato.
Nicciano, chiesa di San Michele, affresco Madonna col Bambino XVI secolo
Il Bambino Gesù nudo, è seduto sul ginocchio destro; con la mano destra leggermente alzata come per  impartire la benedizione; con  la mano sinistra si appoggia a quella della Madre. La Madonna indossa una tunica di color paonazzo, ovvero violaceo piuttosto scuro, cosi pure il manto. Il dipinto ha bisogno come l’altro di un urgente restauro e consolidamento. L’autore di questo affresco potrebbe essere Giovanni di Girolamo Brunotti di Spoleto o forse Piermarino di Giacomo di Castel San Felice.
Siamo fiduciosi che gli enti preposti, parrocchia, fondazioni bancarie e Comune possano anche qui ridare vigore e vitalità a queste opere d’arte per lungo tempo dimenticate.

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