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Piano vaccinale in Umbria, esclusi i dottorandi: la protesta delle associazioni

PERUGIA – Nei piani vaccinali nella parte riguardante gli insegnanti e i docenti universitari, non è attualmente prevista l’immunizzazione di dottorandi. Da qui parte la nota di ADI Perugia ed UDU Perugia .

“Non appena è stata diffusa la notizia della possibilità di includere il personale scolastico ed universitario fra le categorie prioritarie del piano vaccinale – afferma Giulia Falistocco, coordinatrice dell’ADI  –  ADI Perugia si è messa in contatto con l’amministrazione dell’Università degli Studi di Perugia e dell’UniStraPG per avere informazioni sulla questione. Tuttavia, in quel momento, il quadro non era ancora sufficientemente chiaro per ottenere una risposta definitiva, se non la manifestazione di volontà da parte dell’Ateneo di includere tutte le figure possibili. Nel pomeriggio del primo marzo il sistema di prenotazione della Regione Umbria ha aperto al personale universitario la possibilità di prenotarsi. Solo in quel momento si è avuta la certezza che i dottorandi non fossero inclusi nell’elenco delle persone idonee, al pari del restante personale universitario, compresi i ricercatori con contratti a tempo determinato, quali, ad esempio, gli assegnisti. A fronte di tale evidenza, siamo riusciti a ricostruirne precisamente le motivazioni, che qui riportiamo.

Va anzitutto precisato che le categorie prioritarie del piano vaccinale sono stabilite dalle autorità nazionali in raccordo con le regioni, e che le università hanno avuto come unico ruolo quello di inviare al Ministero competente l’elenco del proprio personale, seguendo le indicazioni del Ministero stesso. Tali indicazioni al momento escludono la figura dei dottorandi, in quanto formalmente inquadrati come studenti.

L’Università degli Studi di Perugia ci ha quindi comunicato di aver potuto soltanto attenersi alle direttive ministeriali nella compilazione degli elenchi.

Il fatto che i dottorandi di alcuni atenei italiani siano stati inseriti già nel piano vaccinale è dovuto ad un’azione virtuosa delle singole regioni, che in alcuni casi (ad esempio la Regione Toscana) hanno deciso di includere i dottorandi fra il personale universitario idoneo alla vaccinazione prioritaria.

“Poiché al momento, né a livello nazionale né a livello della Regione Umbria, c’è stata la volontà di seguire l’esempio virtuoso delle regioni che hanno incluso i dottorandi nel proprio piano vaccinale, ADI e UDU Perugia si stanno muovendo parallelamente su questi due livelli al fine di risolvere la problematica. In particolare attraverso le strutture nazionali delle due Associazioni si sta cercando di agire affinché i dottorandi vengano inclusi nel piano vaccinale dal ministero, in quanto essi svolgono attività didattica e di ricerca al pari del personale universitario già incluso. Allo stesso tempo – conclude Giulia Falistocco– è stata inviata una nota alle autorità regionali competenti, chiedendo di risolvere temporaneamente il problema attraverso una propria iniziativa, seguendo l’esempio virtuoso di altre regioni”.

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