PERUGIA – Su 65.905 vaccini consegnati quasi 43 mila sono quelli somministrati e oltre 23 mila quelli in giacenza. “Un dato allarmante sotto la media nazionale – denuncia l’opposizione in Consiglio regionale – che deve far riflettere sull’efficacia dei programmi attuati fino ad ora”. I consiglieri Pd Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e Michele Bettarelli, sottolineano: “fermo restando che le grandi case farmaceutiche debbano consegnare il più alto numero di vaccini possibile, è pur vero che è compito delle Istituzioni, in questo caso quelle regionali che si occupano di sanità, di predisporre piani vaccinali adeguati, con un numero di sedi sufficientemente dislocato su tutto il territorio regionale, con orari di apertura che rendano il servizio fruibile a tutti e con personale numericamente adeguato. Quello che sta avvenendo in Umbria – proseguono i consiglieri del Partito democratico – non appare andare in questa direzione, con ritardi, esclusioni, proteste e malumore di cittadini o intere categorie che appaiono a volte dimenticate. L’ultimo caso è quello del personale universitario, che in alcune regioni, come nel Lazio, è stato inserito nel piano vaccinale insieme al personale scolastico, da noi rimosso all’ultimo. Stessa cosa accaduta con diverse fasce d’età che hanno diritto alla somministrazione in questa fase e sono state escluse. Serve pensare alle categorie a rischio, ai malati oncologici o a quelli con malattie respiratorie croniche o altri tipi di patologie, al momento esclusi a prescindere dall’età.