NARNI – Si concluderanno stasera gli appuntamenti dedicati alla benedizione e all’investitura dei cavalieri della Corsa all’Anello a Narni. Stasera a fare ingresso alla chiesa di Santa Margherita (ore 21.30) saranno Ernesto Wilmi Santirosi, Mirko Concetti e Tommaso Finestra che il prossimo 12 maggio sfideranno gli altri cavalieri sotto il vessillo bianconero su cui troneggia la torre di Mezule.
Il corteo (rigorosamente bianco e nero) sarà formato dai musici, dal portagonfalone, dalla dama degli anelli che per l’occasione sarà Francesca Ronci con le sue ancelle, dai portalance, dal capo priore Cesare Antonini, dal cerimoniere e dalla priora Serenella De Arcangelis. Il corteo accompagnerà i cavalieri nella chiesa simbolo del terziere per ricevere la benedizione del parroco Don Sergio Rossini e partecipare alla solenne cerimonia dell’investitura che da anni si volge, secondo la tradizione bianconera, rinnovando un suggestivo momento di emozione e solennità per il popolo bianconero. Quest’anno ci sarà una novità che riguarda la disposizione del pubblico in chiesa e una grande sorpresa finale, dedicata a cavalieri e a contradaioli che, però, il terziere non ha voluto svelare.
L’investitura seguirà il rito tradizionale della cerimonia e sarà raccontata da due narratori, Alessandro Carlaccini e Mariella Agri. Al tradizionale lavaggio delle mani, seguirà il gesto del capo priore che poserà la spada sulla testa dei fantini incoronandoli cavalieri. Infine, si terrà la “vestizione” dei giostranti, effettuata per la prima volta dalla priora, con mantelli, speroni e lance, prenderà il via la preghiera di giuramento dei cavalieri e ai doni portati dalle ancelle: una stella (simbolo della luce della Divina Provvidenza che conduce alla vittoria e all’anello d’argento), un giglio (simbolo della purezza del cuore) e una spada (simbolo di braccio forte e fermo).
Al termine della cerimonia il corteo sfilerà per i vicoli del terziere illuminati dalle fiaccole per giungere in Cattedrale dove i tre cavalieri doneranno le tre rose a San Giovenale.