PERUGIA – Se non ora, quando? Se poi si parla di vaccini è inevitabile dire ora, se non addirittura ieri. Da questa considerazione partono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Marco Squarta (presidente dell’Assemblea legislativa) e Eleonora Pace (presidente della Commissione Sanità) che hanno presentato una interrogazione alla Giunta regionale per “conoscere le tempistiche relative all’arrivo delle 50 mila dosi in più di vaccini previste per l’Umbria”. Inoltre “a quale tipologia e produttore faranno riferimento i vaccini in consegna”.
I due consiglieri regionali, chiedono a Palazzo Donini “se non intenda richiedere, in sede di Conferenza Stato-Regioni, un accordo per l’attuazione della vaccinazione di massa nelle zone maggiormente colpite dalle mutazioni del virus al fine di arginare un’eventuale terza ondata, come proposto da Ranieri Guerra dell’Oms”.
Nel documento depositato sottolineano che “in Umbria le varianti inglese e brasiliana stanno mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario e sociale” e chiariscono che “l’applicazione delle misure restrittive ha permesso solo in parte di impedire il moltiplicarsi dei contagi, anche nelle regioni limitrofe. Nelle aree a bassa densità abitativa, come la nostra, questo piano straordinario di vaccinazione, da affiancare a quello ordinario, potrebbe essere praticato per arrestare gli effetti del dilagare delle varianti sull’incremento dei contagi, anche perché, se le varianti prendessero ancor di più il sopravvento, di fatto, il virus, potrebbe reagire al vaccino rendendolo vano”.