PERUGIA – Lo conosciamo bene. La sua mostra “Sensational Umbria” ha lasciato il segno. Steve McCurry ha immortalato la nostra terra rendendola “viva”, esaltando i suoi valori identitari: storici, folclorici, sociali. Era il 2014.
Così oggi segnaliamo immaginando il valore e il peso del suo contributo, l’iniziativa L’arte a scuola – The Faces of innocence, progetto avviato lo scorso settembre in 20 scuole elementari e medie di Reggio Emilia. Grazie alla Besharat Arts Foundation sono stati disposti nei corridoi e nelle aule delle scuole 600 scatti di McCurry per stimolare curiosità e riflessioni negli studenti. Le sue opere infatti ritraggono persone di tutto il mondo talvolta in realtà degradate, come nel caso dell’ormai popolare e iconica ragazza afgana immortalata in un campo profughi , di Peshawar, definita una moderna Gioconda, di fatto l’immagine più conosciuta del fotografo americano (nella foto di copertina). Dopo l’esperienza di Reggio Emilia, il progetto approderà in altre città: grazie a collaborazioni tra il settore pubblico e privato.
Sarebbe bello, lo suggeriamo consapevoli delle oggettive difficoltà del momento, far vivere anche ai nostri studenti il messaggio artistico e vitale di Steve McCurry.
Foto di copertina: fanpage.it