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“Mi manchi come un concerto”, da foto virale a messaggio da far rimbalzare nelle città umbre

PERUGIA – Una cosa bella in un giorno triste per la città di Perugia frastornata da notizie drammatiche sul suo ospedale, sui contagi, sulle contromisure che deprimono. E’ affissa in via Cortonese in un manifesto 6×3. Nel posto giusto. Là dove i murales, la street art perugina esprime i suoi sentimenti.  “Mi manchi come un concerto”.  La foto è diventata virale nel giro di poche ore e da Livorno è rimbalzata da una parte all’altra dei social. E’ diventata emblematica, prima di tutto perché estemporanea e “spontanea” realizzata in base ad una semantica condivisa che racchiude in sé un comune sentire: di chi tra i più giovani sta resistendo alle limitazioni imposte dalla pandemia e da chi, nel mondo dell’arte, sta subendo una regressione economica e sociale dovuta all’interruzione di qualsiasi attività. Ora Edoardo Guarducci di Atmo, da Perugia, indica una possibile condivisione alle altre città dell’Umbria e d’Italia e agli artisti italiani perché infine questa immagine diventi il simbolo iconico della manifestazione di un disagio e di una sofferenza entrambi legati alla impossibilità di spazi di libertà e di espressione relativi soprattutto all’arte.

Ecco cosa scrive in proposito Atmo: “In questi giorni sono stati in molti piacevolmente colpiti dalla scritta “Mi manchi come un concerto” realizzata dall’artista livornese Gabriele Milani come gesto di vicinanza e tributo al mondo dei lavoratori dello spettacolo, fortemente colpiti dalle restrizioni imposte a causa dell’emergenza pandemica. Il tutto grazie ad un bellissimo scatto del fotografo Francesco Luongo che ha reso subito virale l’opera di street art collocata in un cartellone pubblicitario del lungomare di Livorno riscuotendo un’ampia condivisione, grazie anche alle pubblicazioni via social di musicisti e cantanti famosi come Vasco Rossi, Elisa, Laura Pausini, Zen Circus, Lodo Guenzi e molti altri. Solo qualche giorno e purtroppo, però, la scritta “Mi manchi come un concerto” è stata coperta da delle affissioni pubblicitarie, spezzando così l’incantesimo di “abusivismo romantico” che aveva fatto il giro d’Italia. Non appena appresa la notizia, Edoardo Guarducci di Atmo, ha preso il telefono in mano e dopo qualche ricerca è riuscito a contattare l’autore del testo proponendogli di consolidare il messaggio attraverso un’azione molto semplice: prenotare uno spazio pubblicitario di 6×3 Mt. in un posto strategico di Perugia dove affiggere legalmente la stessa immagine senza loghi. “Voi siete matti. E’ meraviglioso!” la risposta felice di Gabriele Milani. “Dai, allora organizzo e per la prossima settimana andiamo in scena.”

Ecco allora che da lunedì 8 febbraio il grande poster fa bella mostra di sé in uno dei luoghi più transitati della città – Via Cortonese – già fortemente connotato dalla presenza della street art. La prima ad accorgersi della presenza di questo insolito messaggio è stata la fotografa professionista Karen Righi, anche lei fortemente legata al mondo dello spettacolo, con il suo obbiettivo tagliente, originale e fortemente riconoscibile. Con questo gesto puramente simbolico, Atmo vuole quindi rilanciare la testimonianza artistica di Gabriele Milani, augurandosi che, anche in altre città, altre aziende operanti nella filiera degli eventi e spettacoli possano replicare l’iniziativa. “E’ importante – dichiara Edoardo Guarducci – mantenere vivo il “fuoco” di attenzione su uno dei settori più in sofferenza dopo le restrizioni normative legate al Covid-19. Sarebbe bello vedere altre città ospitare questo messaggio. Ma sarebbe altrettanto importante che questo messaggio fosse condiviso e magari sottoscritto sul luogo dell’affissione da tutti i protagonisti della filiera eventi/concerti della nostra regione.

Clip video: Gabriele Milani

Foto Credit: Karen Righi

Nelle foto: da sinistra Gabriele Milani, Edoardo Guarducci

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