PERUGIA – Le forze d’opposizione in Consiglio comunale a Perugia hanno chiesto al sindaco Andrea Romizi di riferire sulla “situazione allarmante in città e l’ospedale che è al collasso”. Le domande al sindaco: come mai si è aspettato fino ad oggi per far scattare la zona rossa in città? Quale è la situazione dei contagi all’interno dell’ospedale di Santa Maria della Misericordia? Quale è l’effettiva capacità di tenuta dell’Ospedale?
“A fine ottobre – ha illustrato al Consiglio comunale Lucia Maddoli (nella foto di copertina), consigliera del gruppo Idee Persone Perugia, a nome dell’opposizione – avevamo presentato una mozione urgente che prendeva atto di una situazione molto critica dentro l’ospedale e chiedeva al Sindaco, in quanto primo garante della salute dei propri cittadini, di seguire con massima attenzione una situazione che si delineava molto preoccupante e sollecitare con determinazione la Regione e l’Assessore competente a fare tutto il possibile per supportare adeguatamente il lavoro del personale sanitario sia in termini di potenziamento delle risorse umane che di strutture e attrezzature necessarie, al fine di poter garantire cure adeguate e sicurezza per tutti; con quella mozione chiedevamo anche al Sindaco di tenere il Consiglio comunale aggiornato sull’evolversi della situazione del Santa Maria della Misericordia di Perugia e sulle ragioni di alcuni ritardi. Quella mozione venne respinta e oggi, a distanza di tre mesi e mezzo, davanti ad uno scenario fortemente peggiorato e che desta molta preoccupazione, sentiamo il dovere e la responsabilità civica di chiedere nuovamente al Sindaco di venire a riferire in Consiglio sulla situazione dell’emergenza sanitaria in città e soprattutto sulla situazione dentro l’ospedale cittadino.
C’è grande preoccupazione – ha proseguito Maddoli – per l’aggravarsi della situazione sanitaria nella nostra regione e nella nostra città, ed in particolare per la situazione fortemente critica in cui verte nuovamente l’ospedale Santa Maria della Misericordia. Tutta Italia è in zona gialla, Perugia e provincia sono in colore rosso cupo”.
I numeri
500 ricoverati totali, 77 in intensiva (di cui 29 a Perugia), 840 deceduti (di cui 169 a Perugia) – sono purtroppo in continuo aggiornamento al rialzo, e “c’è molta preoccupazione per la diffusione delle varianti inglesi e brasiliana nei nostri territori e già da giorni arrivano segnali di forte sofferenza da tutti i principali ospedali regionali ed in particolare dal nostro ospedale di Perugia, al limite della saturazione e del collasso”.
Le domande
“Come mai si è aspettato fino ad oggi per far scattare la zona rossa in città e provincia – prosegue Maddoli – dal momento che l’autorità sanitaria regionale già da una settimana aveva chiesto ai sindaci per precauzione di chiudere le scuole, peraltro con grande sacrificio dei più piccoli, vista la situazione critica di pressione sugli ospedali e la preoccupazione per la possibile diffusione delle varianti inglese e brasiliana del virus?
Quale è la situazione dei contagi all’interno dell’ospedale di Santa Maria della Misericordia?
Quale è l’effettiva capacità di tenuta dell’Ospedale ad oggi, sia in termini di reale disponibilità di posti in terapie intensiva sia in termini di presenza di personale sanitario in grado di poter seguire un numero cosi elevato di malati lì ricoverati?
Sappiamo con certezza – prosegue la consigliera – che in termini assoluti i posti occupati in terapia intensiva in tutta l’Umbria ad oggi sono 73 (di cui 23 dentro l’ospedale di Perugia), ma non è mai davvero chiara le percentuale di occupazione, perché il dashboard della Regione non riporta il dato del numero totale di postazioni disponibile, ma è chiaro che l’ospedale da questo punto di vista è molto in affanno e che siamo da tempo ben oltre la soglia di allarme del 30%. Ma oltre al numero delle postazioni di intensiva, che probabilmente aumenteranno (abbiamo visto ieri la consegna ufficiale dopo il collaudo del nuovo ospedale da campo), continua a preoccuparci moltissimo la questione della carenza di personale sanitario, personale che è allo stremo e materialmente rischia di non farcela a stare dietro a numeri cosi elevati di ricoveri e vorremmo capire se da novembre ad oggi sono state fatte assunzioni o no e se si stia pensando di chiedere aiuto alle Regioni messe meglio di noi. Infine, vorremmo capire meglio quale è il piano di azione per le prossime settimane per la campagna vaccinale: quando potrà realmente partire la vaccinazione dei nostri anziani over 80, i più a rischio, in modo da metterli in sicurezza? C’è poca chiarezza su questo punto, i medici di base, almeno fino a sabato, riportano di non aver ricevuto ancora nessuna indicazione precisa in merito”.
La questione scuola
Infine l’opposizione ha affrontato la diffusione del virus nelle scuole e le contromisure adottate.“Un ultimo appello su un tema cruciale, quello delle scuole: la scorsa settimana, su richiesta delle autorità sanitarie, anche a Perugia sono state sospese le lezioni in presenza. Dovremo fare di tutto – ha concluso Maddoli – per far sì che i bambini e ragazzi possano tornare a scuola in sicurezza prima possibile. Vorremmo avere notizie dettagliate dal sindaco e dal vicesindaco su come sta procedendo lo screening per elementari e medie, e se e quali altri strumenti si stanno mettendo in campo”.
Foto: Marco Giugliarelli