Domani sera, 3 febbraio, alle ore 21,30 un nuovo appuntamento con le “4 chiacchiere a casi di … di Trasimeno Prog; per l’undicesima puntata ospite sarà Gianni Nocenzi.
Classe 1952, è un pianista, tastierista e compositore che, assieme al fratello Vittorio, ha fondato il Banco del Mutuo Soccorso.
Con il gruppo romano ha contribuito a scrivere le migliori pagine del rock italiano, ad iniziare dal trittico costituito dai primi tre album, pubblicati tra il 1972 ed il 1973, “Banco del Mutuo Soccorso”, conosciuto anche come “Salvadanaio”, “Darwin” ed “Io sono nato libero”.
Fu proprio la pubblicazione di questi lavori che interessò Greg Lake per far entrare la formazione all’interno della neonata etichetta discografica Manticore diventando così tra i pochissimi artisti a farsi spazio non solo nel mercato nazionale.
Con il gruppo registrerà diversi altri album, anche molto diversi tra loro; dalla colonna sonora “Garofano Rosso” per il film omonimo di Luigi Faccini, tratto dal romanzo di Elio Vittorini, a “Come in un’ultima cena” (l’album de “Il ragno”, brano tra i più conosciuti della formazione), a “… Di terra” disco strumentale con orchestra con la particolarità che i titoli dei brani vanno a comporre una poesia del compianto Francesco Di Giacomo.
L’ultimo, nel 1983, “Banco” che conteneva il brano “Moby Dick” con cui si presentarono a Sanremo piazzandosi al quindicesimo posto.
Nel 1985 ha lasciato la formazione per dedicarsi ad una ricerca dell’aspetto tecnologico della musica.
Successivamente ha realizzato tre album solisti.
“Empusa” è il primo lavoro dopo l’abbandono del gruppo di cui non condivideva più il percorso musicale. L’album è molto distante dalle atmosfere delle ultime prove della band e non è certo di facile ascolto.
Il musicista suona tutti gli strumenti tranne i sax soprano e tenore in cui è presente Maurizio Giammarco, anche se in un solo brano.
Il disco è composto di sole quattro tracce, due per lato, di cui la prima di oltre 15 minuti e necessita di un attento ascolto.
Dopo cinque anni, nel 1993, è la volta di “Soft songs”.
Nocenzi decide di contornarsi di alcuni musicisti, tra cui i cantanti Sarah Jane Morris e Andrea Parodi, i Tazenda, oltre al pianista Ryuichi Sakamoto.
Ne esce un album dalle tinte forse meno oscure ma sempre teso alla sperimentazione e di grande fascino.
Il salto da quel lavoro è di oltre vent’anni, ed arriviamo così all’estate del 2016.
Provato dalle ultime esperienze vissute (la scomparsa di due amici ed ex compagni nel gruppo quali Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, e la malattia del fratello Vittorio, per fortuna brillantemente risolta), fanno sì che Gianni gli dedichi “Miniature”, pubblicato nel luglio di quell’anno
Un album, di piano solo, composto da delicati quadretti sonori che in poco meno di quaranta minuti avvolgono l’ascoltatore, quasi cullandolo in un’atmosfera onirica.
La pubblicazione coinciderà anche con il ritorno ad alcune presentazioni del disco facendo immergere nuovamente l’artista nel confronto con il pubblico.
Recentemente è stato ospite in Umbria grazie al Meeting di Primavera ed al Circolo delle Menti nel 2017, ed alla presentazione dell’associazione Trasimeno Prog nel 2019.
Ha infine prodotto l’album, che se non lo aveste ancora fatto vi consigliamo d’ascoltare, della nipote Viola Nocenzi, di cui si è già parlato su queste pagine, suonandovi anche all’interno.
La chiacchierata darà modo di parlare della sua carriera, delle vicende legate al Banco del Mutuo Soccorso, e per chiedere qualche anticipazione sui progetti futuri.
Appuntamento sulle pagine Facebook e Youtube di Trasimeno Prog e sulla pagina Facebook di Area Prog.
#stayprog