PERUGIA – Carenza di supplenti. Patrizia Basili, responsabile della Gilda insegnanti Umbria, spiega che “la richiesta di supplenti è diventata molto elevata, per diversi motivi. A settembre sono state circa 2000 le supplenze su posti annuali un dato ormai fisiologicamente in aumento per i ritardi nelle assunzioni in ruolo. A queste si sono aggiunte supplenze straordinarie per l’organico cosiddetto Covid che hanno occupato diverse centinaia di insegnanti. Subentrano poi tutte le esigenze di supplenze temporanee per maternità, malattie, congedi che sono anche queste aumentate notevolmente in conseguenza del Covid, si pensi ai docenti fragili che per il rischio contagio non possono lavorare in comunità. Da quest’anno per la scuola d’infanzia e primaria vengono assunte anche studentesse che non hanno ancora terminato il corso di laurea, ma le scuole faticano a trovare qualcuno disponibile poiché è impossibile conciliare lo studio con una attività lavorativa assolutamente impegnativa: i posti aggiuntivi Covid dovevano aiutare le scuole a gestire il distanziamento, in realtà sono stati usati per le sostituzioni brevi. Tra l’altro molti di loro non hanno ancora ricevuto lo stipendio”.