Una scena ricca, ricavata su uno scenario classico con tanto di “soffitto a cassettoni” che nasconde l’umiltà della capanna appena accennata sullo sfondo dietro i due classici e noti animali: bue e asino. Il Bambino Gesu’ anche qui e’ nudo, adagiato a terra con le spalle poggiato sulla paglia, sembra conversare con la Madre posta in primo piano alla sua destra. La Vergine, in ginocchio con le mani giunte innesca il dialogo con il Figli; indossa una tunica color corallo, un manto paonazzo, un velo bianco che copre i capelli. San Giuseppe, come detto, seduto sul basto dell’asino, se ne sta in silenzio, mentre si appoggia al bastone. Il Padre putativo di Gesu’ sembra estraneo al mistero, lui, e’ il custode del piccolo, null’ altro; espressione rassegnata ma umile nello stesso tempo paterna. Dietro alla Vergine tre pastori in atteggiamento di preghiera, parlano tra loro con gli sguardi. Bello quello con le mani giunte che guarda il compagno, anche lui in ginocchio con le braccia al petto, mentre il terzo pastore, guarda la scena quasi incredulo. Anche qui, sullo sfondo la carovana dei magi preceduta da portantini e cavalieri a cavallo. Ancora più in fondo un paesaggio con un ponte che sembra evocare il castello di Arrone e il ponte sul Nera. Sulla parete della capanna, si apre una finestra, sembra un piccolo quadro appeso, si scorge una piccola scena rappresentante l’annuncio ai pastori: un angelo in volo vestito di porpora che indica ai pastori addormentati l’ evento Divino. In alto, dominanti la scena, i quattro angeli cantori che sorreggono il cartaio del Gloria. Il tutto e’ isolato con cornici e candelabre classiche dalle altre scene, come detto: Dormitio Virginis e Incoronazione. Un curriculum di tutto riguardo.