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Il coprifuoco di Capodanno azzera “L’anno che verrà” all’Ast e le polemiche

TERNI – Ci hanno pensato il Covid e le contromisure di Giuseppe Conte a mettere una pietra tombale sopra la polemica del Capodanno ternano da 750 mila euro. Il nuovo Dpcm impone infatti il coprifuoco alle 22 anche il 31 dicembre. Così la Rai ha comunicato l’annullamento. Resta comunque confermato l’accordo che era stato sottoscritto giorni fa e già si pensa a uno speciale televisivo che potrebbe essere ospitato all’interno delle acciaierie durante la prossima primavera. L’anno che verrà, di conseguenza, stavolta andrà in onda da uno studio televisivo con la conduzione di Amadeus. “Come ho ribadito anche nell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa dell’Umbria – ha commentato il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) – ritengo del tutto inopportuno investire oggi risorse regionali per sponsorizzare la trasmissione Rai ‘L’anno che verrà’ che sarebbe dovuta andare in onda dalle Acciaierie di Terni il prossimo 31 dicembre”. Lo ricorda il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) valutando che “la scelta di rinviare questo evento va nella direzione da noi auspicata, e non ha nulla a che vedere con le restrizioni previste nell’ultimo Dpcm del Governo”.

“Finalmente il buon senso ha prevalso – sottolinea Paparelli – e abbiamo scongiurato che andassero sprecate risorse pubbliche importanti finalizzate alla promozione dell’Umbria in un momento così delicato, senza considerare che non avrebbero di certo prodotto benefici per il settore turistico. Anzi. Auspichiamo pertanto che tali risorse vengano destinate più proficuamente ai ristori e al sostegno diretto degli operatori turistici in difficoltà e, se l’evento verrà spostato al prossimo anno, che venga almeno scelta – conclude – una location pubblica di maggior richiamo turistico rispetto alle Acciaierie”.

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