Ci sono anche le fotografie poetiche di Alessandra Baldoni fra le opere scelte per raccontare il tema del rapporto tra uomo, natura e cosmo nella grande mostra “Orientarsi con le stelle”, in programma a Milano dal 18 settembre al 31 ottobre 2020 nelle sale della Casa Museo Boschi Di Stefano.
Alessandra Baldoni ha 44 anni, è a Perugia e ora vive a Magione. Fotografa intima ed eterea, propone un dittico e un trittico della serie Atlas. Cartografie del silenzio (2019), immagini essenziali ed evocative, che s’impongono allo sguardo per la loro forza magica e perturbante: pervase da una sottile inquietudine si offrono come enigmi da interrogare, come inviti a ritrovare percorsi interiori, corrispondenze tra Uomo, Arte e Natura. Ha fatto una scelta di vita ben precisa scegliendo le sponde silenziose del lago Trasimeno, dove la natura le offre la possibilità di “respirare” dandole i giusti tempi della vita e il “senso forte della terra” le allaga anima e mente permettendole di creare e di pensare, riflette sullo strettissimo rapporto tra parola e immagine, individuando nell’opera d’arte un aiuto all’esistenza, al dolore e al bisogno, all’ascolto della natura, dei suoi suoni e delle sue parole, indispensabili alla nostra stessa esistenza così come il nutrirci o il respirare.
Sostenuto dal Comune di Milano, nato da un’idea di Red Lab Gallery e Alessia Locatelli, curato da Gigliola Foschi e Lucia Pezzulla, il progetto espositivo “Orientarsi con le stelle” – che vuole essere un segnale forte da parte del Comune di Milano della volontà di far ripartire la cultura in città dopo l’emergenza Covid-19 – presenta trenta opere fra fotografie, video e installazioni che svelano differenti modi di riflettere sulle figurazioni magiche e poetiche attraverso cui l’uomo, lui stesso prodotto dell’universo, si rivolge e interpreta le stelle.
Accanto alle fotografie di Alessandra Baldoni sono presenti i lavori di altri otto autori conosciuti a livello internazionale: la norvegese Marianne Bjørnmyr, il catalano Joan Fontcuberta, Dacia Manto, Paola Mattioli, Occhiomagico (Giancarlo Maiocchi), Edoardo Romagnoli, Pio Tarantini e il greco Yorgos Yatromanolakis.
L’esposizione è anche l’occasione per presentare il primo catalogo d’autore di Red Lab Editore, arricchito da una copertina illustrata con un’opera inedita di Dacia Manto e da alcuni testi di Antonio Prete, saggista, narratore e poeta, autore della recente raccolta di poesie “Tutto è sempre ora” (Einaudi, Torino 2019).
“Orientarsi con le stelle” è il naturale proseguimento dell’omonima rubrica online di fotografia, arte e cultura ideata da Red Lab Gallery e condotta da Alessia Locatelli, direttore artistico dell’Archivio Cattaneo e della Biennale di Fotografia Femminile di Mantova, che durante tutto il periodo di lockdown ha incontrato virtualmente diverse figure del mondo della cultura e della fotografia, per scoprire il loro rapporto segreto con lo spazio stellare e la natura.
Gigliola Foschi: “La mostra indaga quali corrispondenze esistano tra la geografia celeste e la geografia delle passioni. Ma vuole anche offrire uno spunto di riflessione affinché la pandemia che ci ha coinvolto sia occasione per ripensare il nostro rapporto con la natura, sempre più manipolata e tradita dall’essere umano, incapace di proporre uno sviluppo rispettoso dei suoi ritmi.” La mostra di Milano mette dunque in luce quanto sia necessario ricostruire una relazione più responsabile e intima con il Cosmo, ponendoci nei confronti della Natura con un nuovo approccio, non più prevaricatore, ma di ascolto e salvaguardia.
Red Lab Gallery è un laboratorio di sperimentazione, pensato per promuovere la cultura delle immagini ma aperto a contaminazioni di diverso tipo. Un luogo dove vengono individuati nuovi modi di esporre e raccontare l’arte visiva, intesa come partecipazione interattiva e bidirezionale.