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Immunipg: l'Università riapre alle attività didattiche

PERUGIA Via alla ripresa delle attività didattiche dell’Università degli Studi di Perugia. L’annuncio è stato dato ufficialmente ieri, 11 settembre,  dal Magnifico Rettore Maurizio Oliviero, affiancato dal Pro Rettore Vicario Fausto Elisei, il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Dott. Marcello Giannico, il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale nonché Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico di Ateneo Prof. Paolo Puccetti e il Presidente del Consiglio degli Studenti Gianluca Menichelli.

Il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero

“Tutte le componenti di questo Ateneo – ha esordito il Magnifico Rettore – dalla Governance al Personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, dai docenti agli studenti, hanno lavorato con incredibile impegno, abnegazione e spirito di collaborazione per tornare a svolgere la nostra didattica in presenza. La ripartenza è stata attentamente pianificata alla luce di tre concetti chiave: responsabilità, gradualità e visione. Responsabilità significa che intendiamo prenderci cura del futuro dei nostri giovani in sicurezza, offrendo loro, in questa fase epidemiologica così delicata, la totalità delle attività didattiche e delle sedute di esami di profitto e di laurea in forma mista. Ciascuno studente, infatti, avrà la possibilità di scegliere tra la possibile fruizione in presenza – all’interno delle aule che sono state tutte allestite, sia in termini strutturali che tecnologici, per soddisfare elevati standard di sicurezza anti-Covid 19 -, oppure da remoto in modalità sincrona. Seconda parola d’ordine: gradualità, perché il rientro in presenza dei nostri studenti nel corso delle prossime due settimane – ha proseguito Oliviero -, verrà gestito con prudenza e attentamente monitorato. Insieme a una inedita novità per le aspiranti matricole: a chi ancora si sta orientando, infatti, e fino al termine di quest’anno, offriamo la possibilità di seguire da remoto le lezioni, accedendo attraverso il portale www.unipg.it, così da poter maturare con piena consapevolezza la scelta del corso di laurea a cui iscriversi. Infine la terza parola chiave: visione. Il grande lavoro che abbiamo portato avanti durante il lockdown e in questi ultimi mesi – ha sottolineato il Rettore – è stato guidato dalla volontà condivisa di offrire alla Comunità accademica e al nostro Paese un contributo di alto profilo. Pensiamo di esserci riusciti, anche grazie alla straordinaria collaborazione del Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, il Dott. Marcello Giannico, che qui desidero ringraziare e insieme al quale abbiamo sviluppato il progetto ImmUnipg, grazie al quale avviamo una sperimentazione che ci auguriamo possa diventare un punto di riferimento per il nostro territorio e in futuro per il Paese. Per garantire il successo di questo progetto sarà comunque indispensabile che l’80% della comunità accademica scarichi l’app ‘Immuni’.
Presenti anche il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Marcello Giannico, il Direttore delDipartimento di Medicina Sperimentale  Paolo Puccetti e il presidente del Consiglio degli Studenti Gianluca Menichelli.
“Osservando le sperimentazioni a livello internazionale all’interno dei campus – ha spiegato Paolo Puccetti – e in particolare il modello di Harvard, abbiamo studiato un protocollo avanzato basato sulla app ‘Immuni’ del Ministero della Sanità, adattandola alle esigenze di una comunità accademica, dei nostri studenti e di tutti coloro che operano nel nostro Ateneo: ImmUnipg. Il progetto dell’Università degli Studi di Perugia ha due funzionalità strategiche: segnala l’eventuale esposizione a un paziente portatore infetto e contestualmente invia la segnalazione all’Unità di Microbiologia Clinica, presso la quale chi riceve l’alert della possibile esposizione al virus può recarsi per ottenere un test rapido, grazie a un nuovo macchinario in grado di esaminare 100 campioni ogni ora. Ciò significa avere la possibilità di sapere subito se mettersi in isolamento o tornare con tranquillità alle proprie occupazioni, con evidenti vantaggi – conclude il Prof. Puccetti – di ordine sia pratico sia psicologico per studenti e personale. Il tutto, ovviamente, grazie alla pronta ed efficace collaborazione con l’Azienda Ospedaliera e con il suo Commissario, il Dottor Giannico.”
“Oltre ad esprimere l’augurio di buon inizio agli studenti e professori per la ripresa di questo particolare anno accademico – ha fatto eco aMarcello Giannico, – sono contento di offrire il nostro contributo a una importante progettualità condivisa con l’Università per contenere la diffusione del Covid-19 mediante l’uso del digitale e di apparecchiature all’avanguardia per la rilevazione del virus. Questa iniziativa – ha evidenziato – potrà da una parte consentire lo svolgimento della didattica in presenza e dall’altra contenere la diffusione del virus nel nostro territorio”.
“Ripartiamo – ha dichiarato Fausto Elisei – , con un spirito positivo, ispirato alla volontà di reinserire gli studenti nel tessuto universitario e regionale nella massima sicurezza, non solo dei discenti e del personale ma di tutti i cittadini. La sperimentazione della modalità mista coinvolgerà in una prima fase tre dipartimenti, i due dell’Area di Ingegneria e Medicina Veterinaria: gli studenti potranno quindi tornare a vivere l’università partendo dalla didattica in aula, ma prossimamente anche con le attività laboratoriali e l’uso delle biblioteche. Tutti noi abbiamo sofferto, in questi mesi, per una forzata lontananza: il corpo docente – ha concluso il Pro Rettore – desidera riprendere l’attività in maniera tradizionale, perché anche il rapporto personale contribuisce al processo di apprendimento e di crescita dei nostri giovani”.
Parole di sincero apprezzamento per il lavoro svolto dall’Ateneo in risposta all’emergenza sono state pronunciate, durante la conferenza stampa, anche da Gianluca Menichelli, Presidente del Consiglio degli Studenti: “Nell’attuale situazione epidemiologica, costantemente in evoluzione, è prioritario mantenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza e della salute degli studenti. A tale proposito – ha sottolineato Menichelli – la collaborazione della componente studentesca è stata sempre costante. Invito gli studenti a continuare a segnalare con spirito costruttivo possibili buone pratiche o criticità che dovessero insorgere in questo delicato periodo di riavvio delle attività in presenza. Ci auguriamo che il lavoro svolto e quanto è in cantiere per i prossimi mesi conduca a una università sempre più aperta, inclusiva, che assicuri un reale diritto allo studio e un accesso al sapere libero in forma sempre più ampia, a vantaggio della società e del territorio.”

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