FERENTILLO – Si festeggia domenica 13 settembre a Matterella di Ferentillo la Madonna della Pietà alla chiesa Collegiata di Santa Maria. Una tradizione legata alla devozione popolare che fa della Madonna della Pieta la compatrona insieme a San Sebastiano e San Magno. Alla Collegiata la cappella di fondo alla navata di destra di chi vi entra e’ a Lei dedicata.
Sulla volta e inciso in un cartiglio dipinto la seguente Scritta: MATER PIETATIS A PESTE FAME ET TERRAMOTU LIBERAS NOS DOMINE. Infatti intercede contro le calamità naturali e le numerose grazie, distinti in gioielli che la statuina mostra il giorno della festa, ne sono testimonianza viva. L’ altare dove e’ racchiusa la Wesperbilden e’ tutto intarsiato in legno con finiture in oro. Opera di una bottega di intagliatori di Narni del XVII secolo. Ai fianchi due candelabri con lampade realizzate in legno e ferro battuto del settecento. La macchina processionale e’ un gioiello di decorazioni e intarsi in legno ricoperti in lamina d’ oro zecchino. L’ altare di juspatronato della famiglia Filipponi Morichetti (con tanto di stemma di famiglia ma ecco la scritta: DIVO FILIPPO NERI SACELLVM EUGENIA FILIPPONIA DE MORICHETTIS A FVNDAMENTO EREXIT ET DE IVRE PATRONATVS FAMILIAE DE FILIPPONIS OBTINVIT DEAVRATVNQUE FUIT ANNO DOMINI MDCXXII DIE XXII NOV. La devozione popolare e’ testimoniata da un documento che attesta una Confraternita ufficializzata dall’ allora Arcivescovo di Spoleto Giovan Battista Arnaldi con bolla data a Spoleto il 30 ottobre del 1854. La devozione popolare e’ quella riferita alle cosiddette “pagnottine benedette” che tramandano una curiosa tradizione. Vengono realizzate il giovedì prima della festa dalle fanciulle illibate del paese. Il procedimento dell’ impasto e’ assai curioso e articolato. L’ ammasso del lievito viene impastato più di una volta da queste fanciulle ferentillesi, che producono piccoli filoncini detti “mariti” i quali si lasciano lievitare per alcune ore fino a diventare pasta durissima. Dopo questo procedimento si passa con appositi stampi alla realizzazione delle pagnottine di forma circolare poco più grandi di una moneta da due euro. Sopra viene impressa l’ immagine della Madonna della Pieta e quindi cotte nel forno a legna. Le pagnottine vengono benedette dal parroco la mattina della festa e distribuite ai fedeli dopo le solenni cerimonie. I fedeli le conservano per devozione rinnovandole l’anno successivo. Il tutto va a ricordare un fatto prodigioso accaduto ad una pastorella sofferente di tigna. Fu guarita da questa immagine e da allora XVIII secolo, la tradizione si e’ ripetuta sempre anche durante la guerra. Cerimonie ristrette causa covid. Sante Messe al mattino e nella serata alle 20,30 solenne benedizione con la Madonna sul sagrato della chiesa.