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Perugia for the world alla Mostra del cinema di Venezia

PERUGIA – Cosa è accaduto a Perugia durante il lockdown? Come si presentava la città quanto tutti gli abitanti non potevano uscire dalle proprie case? Grazie alla brillante idea del regista Federico Menichelli, Presidente dell’Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri, sul grande schermo, si potrà contemplare lo spazio negato nei giorni della pandemia. Il progetto filmico “Perugia for the world” presentato il 26 agosto alla Sala dei Notari di Palazzo Priori a cui hanno preso parte molte personalità e realtà del territorio, rappresenta una grande opportunità per l’intera città, ma anche per l’Umbria.

Dunque è tutto pronto per portare all’attenzione delle partnerships internazionali la nuovissima ed originale produzione dello Studio Lumière per i Mestieri del Cinema Umbri, le cui riprese sono iniziate lo scorso 24 aprile e sono proseguite, in gran parte, proprio in piena emergenza Covid19.
Nel pieno rispetto delle norme, con guanti, dispositivi di protezione individuale, mascherine e distanza sono state realizzate le riprese. Ed ecco, entrano in scena tanti Umbri, tutti che nel distanziamento cercano un contatto, una connessione umana che non può essere dimenticata.
Indispensabile è stato il partenariato con il Comune di Perugia, presente durante la conferenza stampa mattutina il Sindaco Andrea Romizi e l’Assessore Francesca Vittoria Renda.
Il film sarà presentato alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia (in programma al Lido dal 2 al 12 settembre) nell’ambito dello spazio speciale riservato all’Umbria dei Mestieri, all’interno di Hollywood Celebrities, con un evento dedicato, fissato per l’8 settembre, a partire dalle 17:30.
Hanno aderito con entusiasmo al progetto tanti nomi e personalità del panorama regionale, tutti nell’intento di raccontare, attraverso il cinema, il momento storico particolarissimo, attraverso una condivisione del proprio mondo, nella difesa del proprio quotidiano e nel tentativo di proteggere tutto ciò per cui si sono alzati ogni mattina. “Quell’ikigai orientale – spiega Federico Menichelli – che, nel film, diviene àncora di salvezza, ma anche creatura da difendere e sostenere”; ed il regista prosegue: “Perugia come fosse Trevi, o Terni, o Giove o Montone. Perugia come fosse Milano, Parigi, Londra o New York. Perugia sorella di ogni città del mondo. Con tanta Umbria pronta a sorreggere l’idea, forse folle, di raccontare. Anche quando continuare a raccontare, con quel poco che si ha, è ancor più faticoso del solito”.
Perugia for the world” diventa inevitabilmente sinonimo di Umbria for the world considerando la partecipazione attiva di tanti personaggi e rappresentanti di associazioni ed organizzazioni: il pittore Franco Venanti, il marionettista Mario Mirabassi, il Perugia Calcio, l’Università per Stranieri, Eugenio Guarducci ed Eurochocolate, la Sir e Aleksandar Atanasijevic, il Teatro Stabile dell’Umbria, con un monologo dell’attore Michele Nani in un Teatro Morlacchi deserto, il Sindaco Andrea Romizi, l’Assessore alla Cultura Leonardo Varasano, Raffaele De Vincenzi, attore perugino recentemente diplomatosi all’accademia d’arte drammatica di Roma, l’Assessore alle Produzioni Cinematografiche Francesca Vittoria Renda, il Kandinsky Pub con Simone Boccardini, il Jazzista internazionale Gabriele Mirabassi e Dj Ralf che oltre ad un ruolo nel film offrono anche la loro musica, Valeria Guarducci e l’Hotel Giò Jazz and Wine, la Croce Rossa Italiana, la Polizia Municipale, Jalila con la sua scuola di danza, e tanti tanti altri. Si aggiungono anche le musiciste Rachele Spingola e Arianna Felicioni, il presentatore di eventi Massimo Zamponi, Federica Bardani organizzatrice di eventi. Hanno preso parte, tra gli attori, anche i beneficiari del progetto SPRAR/SIPROIMI del Comune di Perugia gestito dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus.
“Il cerchio – racconta il regista presidente – in fase 2, si allarga ancora: partecipano anche la città di Marsciano, attraverso il contributo del radiocronista Riccardo Cucchi, l’Associazione Medem di San Giustino, la modella e attrice di Todi Chiara Dal Basso Ombelli, Lucia Giuliani da Foligno, Alfiero Toppetti da Assisi, e così via. Tutti raccontano sé stessi, in un gioco oscillante tra realtà e fantasia, alla ricerca di nuove ragioni di esistenza, spesso attaccati in modo surreale a tutto ciò che può difendere le proprie passioni, la comunicazione, il contatto con l’altro, in un messaggio di fratellanza ed interdipendenza che attraversa ognuno di noi e che vuole, nel lugubre silenzio della città vuota, proiettarsi verso il futuro, continuare a sognare e progettare”.
Partecipano alla faticosa fase di ripresa diverse piccole e medie imprese dell’audiovisivo della regione, tutte pronte ad investirsi nel Progetto di produzione dello Studio Lumière di Perugia, progetto che, pur partito in condizioni di disperazione, si rivela, di ora in ora, una nuova chiave di comunicazione. Infatti, al fianco dello Studio Lumière di Perugia, presieduto da Matilde Pennacchi, ci sono: la Procacci Entertainment di Trevi, La Smart Movie di Montone, la Droinwork scuola di Droni di Todi di Carlo Intotaro, Impronta Creativa di Perugia, Gianni Fantauzzi di Giove, Federico Locchi di Perugia. Partecipano i fotografi Davide Garzia e Amedeo Ferrante.
La presentazione in anteprima del teaser è stata subito accolta dalla Hollywood Celebrities, alla Mostra del Cinema di Venezia, dove i Mestieri del Cinema Umbri esporranno, in una finestra di circa due ore, alcune iniziative della rete dell’audiovisivo umbro. E il lungometraggio diventa un rompighiaccio per portare al Lido progetti di Todi, Marsciano, Terni, aprendo il passo ad altri, nell’obiettivo di allargare le possibilità lavorative dei cineasti residenti in Umbria.
Il percorso, inizialmente pensato come un corto, diviene un lungometraggio che, “Nella nuova logica del mondo capovolto, – continua Menichelli – porta la nostra regione ad essere creatrice di contenuti condivisibili dall’intero pianeta, e già sotto l’attenzione di alcuni distributori nazionali”.

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