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Verso "Trasimeno Prog Festival": intervista agli Wish

Per le interviste con i protagonisti del Trasimeno Prog Festival oggi è con noi Piergiorgio Franceschelli, componente degli Wish.

Da quali esperienze personali venite prima di diventare Wish. Raccontateci della nascita del vostro primo disco.

 

Veniamo da esperienze personali differenti e crediamo anche che questo arricchisca in modo evidente la nostra musica. Le nostre radici affondano nel Prog anni ‘70, nel rock alternativo degli anni ’90 e nel Prog più recente che vira verso il metal.  L’album Stay Here My Friends nasce circa 3 anni fa. Dopo tanto tempo trascorso suonando e componendo insieme abbiamo deciso di tirare una linea. Sono tempi in cui il cinismo imperversa, noi abbiamo deciso di andare in controtendenza incentrando un disco sull’amicizia, che è ciò che ci ha tenuto insieme in tutti questi anni. L’amicizia vera è qualcosa che non scolorisce mai, anzi si ravviva nei momenti bui.

 

Cosa state facendo in questo periodo di ripresa delle attività live?

 

Il Trasimeno Prog Festival è il primo evento live a cui parteciperemo dall’uscita del nostro album. Ci siamo dedicati molto alla preparazione e alla resa live dei nostri brani. Vogliamo riprodurre al meglio il nostro suono, in particolare chitarre e tastiere, ed abbiamo lavorato molto per ottenere questo risultato.

 

Come avete vissuto questo strano se non surreale periodo del covid?

 

Abbiamo ovviamente rispettato le regole dello stare a casa. Dopo un momento iniziale di  stupore, incertezza e spavento abbiamo cercato di trarre il meglio possibile da questa esperienza inusuale, ritrovando “vicinanza nella distanza” con le nostre famiglie e gli amici più cari.

 

Siete riusciti a sfruttare il periodo di forzata inattività in modo creativo, musicalmente parlando?

Abbiamo messo mano ai nostri strumenti, trovato tempo per cercare nuovi suoni. Il nostro chitarrista è un self-made man, ha trovato anche il modo di costruire qualche apparecchio nuovo che ora è nel nostro studio.  Abbiamo continuato a comporre e grazie ai mezzi tecnologici ci siamo scambiati le nostre “creazioni” continuando così a lavorare sul nuovo album.  Abbiamo partecipato con molto entusiasmo al 1° Maggio in Prog organizzato da Trasimeno Prog, per il quale abbiamo appositamente creato e suonato un medley con estratti dal nostro primo album.

La prima serata del Trasimeno Prog Festival, il 21, costituirà una tra le prime uscite live; come vi state preparando?

Suonando e provando. Abbiamo uno studio che negli anni abbiamo via via allestito, appena finito il lockdown abbiamo ricominciato a vederci per provare i nostri brani. Non vedevamo l’ora di ritrovarci là. Da qualche mese abbiamo con noi Giuliano che ci accompagna live e che sta in parte modificando la sezione ritmica dei nostri brani, ne siamo molto felici.

 

Quali sensazione provate ad esibirvi in quello che è probabilmente l’unico festival prog di questa strana estate?

Ne siamo orgogliosi. Il nostro disco, autoprodotto, ha ottenuto recensioni positive ed una risposta da parte dell’ambiente musicale inattesa; sta vendendo bene anche all’estero. L’energia comunque è derivata dall’apprezzamento di persone che hanno manifestato interesse e affetto fin dall’inizio, come Massimo e Marco Sordi di Trasimeno Prog, Donato Zoppo, Marcio e i ragazzi di Prog Sky in Brasile, Max di Rock Polis in Italia, Mario Giammetti su Classic Rock. Alla nostra età più che il successo si cerca la compiutezza, la gratificazione che può dare un complimento fatto ad un lavoro svolto con passione.

Progetti per il futuro; un altro disco o volete proseguire le esperienze live?

Una cosa non esclude l’altra. Stiamo preparando un nuovo album, tre pezzi sono nella fase conclusiva. Il tema sarà diverso, un argomento a cui teniamo moltissimo. Per i live speriamo di suonare quanto prima, compatibilmente con le norme presenti e future in tema di covid. Ci piacerebbe andare un po’ in giro per l’Italia a portare il nostro disco sull’amicizia”.

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