Per le interviste con i protagonisti del Trasimeno Prog Festival oggi siamo in compagnia di Lamberto Bisogno, portavoce ad anima dell’Abraxas Band.
Ci parli della tua formazione musicale?
“Inizio a studiare organo e pianoforte all’età di 13 anni, prima da autodidatta poi sotto la guida di un caro amico musicista. Dopo un paio di anni inizia la collaborazione con alcuni gruppi musicali della zona con concerti sia in Umbria che fuori regione, ed esibizioni nelle chiese della provincia in occasione di matrimoni.
Dopo una pausa di diversi anni, alla fine degli anni ’90, ho ripreso l’attività musicale con un gruppo di amici fino alla realizzazione del progetto Abraxas del 2012″.
Come nasce la band Abraxas?
“Il progetto nasce nel 2012 da un’idea mia e di alcuni amici musicisti umbri provenienti da esperienze musicali diverse ma con la passione e l’ammirazione per il sound di Carlos Santana. L’Abraxas Santana tribute band si è esibita in molte manifestazioni nazional proponendo un repertorio che spazia dagli anni ’60, con i classici proposti a Woodstock fino ad oggi, passando per “Supernatural”, l’album che ha fatto conoscere Santana alle nuove generazioni”.
Hai avuto la possibilità di incontrare Carlos Santana, alla cui musica rendete omaggio, cosa ci puoi raccontare.
“L’ho incontrato il 20 luglio del 2015, giorno del suo compleanno, durante il concerto all’Arena di Verona. Mi accompagnava il suo fotografo personale, conosciuto durante un nostro concerto al teatro Lyrick di Assisi. È stato un giorno indimenticabile; il pomeriggio era iniziato con un cordialissimo colloquio di mezz’ora nel suo camerino mentre si stava preparando al concerto, parlando della sua musica e del suo desiderio di visitare Assisi. Sono rimasto meravigliato per la disponibilità manifestata nei miei confronti. Anche incontrando i musicisti della band ho trovato persone semplici e disponibili. Infine il concerto ai piedi del palco; uno spettacolo straordinario, una giornata straordinaria!”.
Non posso non farti una domanda sul jazz; genere che segui anche perché tuo figlio, Lorenzo, è un sassofonista che ha studiato a lungo all’estero, giusto?
“Ho sempre ascoltato jazz, in casa c’era sempre un 33 che girava sul piatto di Coleman, Parker, Coltrane, Monk o Mingus, per citare qualcuno. Questo credo abbia contribuito a far avvicinare i miei figli a questa musica, specialmente Lorenzo, sassofonista, che addirittura dopo il Conservatorio a Perugia si è laureato in Jazz al Queens College di New York e dove risiede ormai da 4 anni”.
Organizzi anche, se non ricordo male, eventi di beneficenza, anche con appuntamenti fissi, li vuoi ricordare?
“Sempre con gli straordinari musicisti, oltreché amici, dell’Abraxas Band, organizzo annualmente un evento di beneficenza al teatro Lyrick di Assisi dal nome “IL VIAGGIO”. Siamo arrivati alla 4° edizione; quest’anno purtroppo non è stato possibile proporre la 5°. Si tratta di un percorso musicale ogni anno diverso caratterizzato da due elementi; la “Solidarietà”, il ricavato infatti viene devoluto ad associazioni onlus (nel 2019 il beneficiario è stato l’Ospedale di Assisi) e gli “Artisti km 0”, per valorizzare risorse artistiche spesso sconosciute del nostro territorio”.
Il Covid ha bloccato tutti gli spettacoli dal vivo. Come hai vissuto questo stop forzato?
È stato ed è tutt’ora un periodo particolarmente difficile per molti artisti e per tutti quelli che lavorano in quest’ambito. Come Abraxas Band avevamo due importanti eventi; il concerto insieme ai Dirotta su Cuba contro la Leucodistrofia Metacromatica, che colpisce i bambini e la 5° edizione de “IL VIAGGIO”, entrambi al teatro Lyrick di Assisi ed a scopo benefico. Quindi il consueto tour estivo con la musica di Santana. Speriamo di riprendere prima possibile.
Progetti per il futuro?
“Per il momento i progetti sono in frigo in attesa che la situazione torni alla normalità!”.
Grazie Lamberto per la tua disponibilità … a presto