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Terni e i 50 anni della Regione Umbria: una via da intitolare a Fabio Fiorelli

TERNI “Sorpresa e indignazione per l’assenza del Comune di Terni alle celebrazioni per il cinquantesimo anno dell’istituzione della nostra Regione”, dichiara in una nota il consigliere comunale di Senso civico Alessandro Gentiletti. “Nelle celebrazioni che si sono svolte alcuni giorni fa presso la Sala dei Notari a Perugia in molti hanno notato l’assenza del Comune di Terni e del suo gonfalone. Occorre sapere anzitutto da cosa ciò sia dipeso. Ci auguriamo che la mancata presenza delle istituzioni locali non sia dovuta a ragioni politiche, tanto più che oggi il governo locale e quello regionale formalmente appartengono allo stesso schieramento e l’amministrazione ternana si è vantata di ciò anche nel documento di programmazione unica 2020 2022. Le istituzioni e la città devono venire prima di turbolenze e scontri politici di bottega. Il sindaco di Terni ci dica quindi anzitutto se il Comune è stato invitato o meno e se lo è stato perché non è andato.”

Fabio Fiorelli

“Occorre fin da subito ricordare che la nostra città ha svolto fin dalle origini della nostra Regione un ruolo di protagonista e deve tornare a farlo. Per questo ora – prosegue Alessandro Gentiletti –  annuncio il deposito della richiesta di intitolazione di una via e la predisposizione di iniziative che ricordino Fabio Fiorelli, il ternano che nel 1970 divenne Il primo presidente del Consiglio dell’Umbria. La sua figura è di ispirazione per i giovani, in quanto conosciuti gli orrori dell’occupazione nazifascista, a soli 23 anni si iscrisse nel 1944 alla federazione giovanile del partito socialista e ha speso la sua vita al servizio delle istituzioni locali e regionali, rivendicando sempre la sua autonomia e libertà, anteponendo gli interessi della città a ogni altra questione anche di partito. Fabio Fiorelli, cessata la carica di presidente del Consiglio dell’Umbria è stato consigliere comunale vicesindaco e assessore di Terni. Con questo gesto non soltanto simbolico si vuole avviare finalmente una discussione che porti nuovamente e finalmente la città a tornare ad essere protagonista nella Regione dell’Umbria e nel centro Italia. È necessario per questo avviare un percorso condiviso ad ogni livello”.

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