TERNI – Ieri mattina è stato portato a termine il trasferimento della statua raffigurante il Thyrus, drago e creatura mitologica simbolo di Terni, dai giardini di via Campofregoso alla corte interna di Palazzo Spada, sua collocazione definitiva. La statua che rappresenta il simbolo della città e che aveva dubito un atto vandalico nel 2019, dovrà ora essere restaurata sulla base delle indicazioni della Sovrintendenza. I lavori di restauro saranno eseguiti in loco nell’attuale collocazione.
“Da oggi, finalmente, la statua del Thyrus di Terni, si trova nella sede che abbiamo scelto e che ci sembra la più naturale, sia per la sua conservazione che per il suo valore simbolico – dice il vicesindaco e assessore alla cultura Andrea Giuli – Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, frutto di un lungo lavoro per arrivare a definire la collocazione del Thyrus e per questo ringrazio la Sovrintendenza, oltre che i nostri tecnici e la Fondazione Carit che sostiene l’intervento. Sono certo che ora i lavori di restauro potranno procedere velocemente così da rendere la scultura un elemento di richiamo anche per i visitatori della città e per i ternani stessi. Anche questo intervento rientra nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale e dell’identità cittadina”.
“È la fruizione che determina la tutela -ha affermato Michele Rossi, capogruppo di Terni Civica – e da oggi tutti potranno apprezzare l’opera, conoscerla e capirne il valore, nonchè contribuire con la propria presenza, la propria attenzione, alla conservazione della medesima. Terni Civica ovviamente non si dimentica dei giardini di viale Campofregoso dove metterò lo stesso impegno messo in campo per la valorizzazione del Thyrus per progettare un’opera di riqualificazione di uno degli spazi verde piu belli e significativi di Terni“.
Francesco Angeloni nella sua Historia di Terni descrive la statua come una fera “simile al drago, con due piedi, senz’ale e con la lunga coda ritorta”. Secondo lo storico ternano Luigi Lanzi, la statua sarebbe medioevale o tardo medioevale. Secondo altre fonti il Thyrus in travertino sarebbe invece databile al XVI-XVII secolo. La statua è comunque legata alla leggenda del drago di Terni che è raffigurato nel suo gonfalone. Il Thyrus ha dato anche origine al motto inscritto nel basamento, sicuramente di età più tarda: “Thirus et amnis dederunt signa teramnis”.