TERNI – Presentata martedì in conferenza stampa la 16esima edizione di Terni Film Festival, che si rinnova anche quest’anno e si andrà a tenere dal 7 al 15 novembre. Nel corso degli interventi e dalle testimonianze che si sono susseguite da parte di Giuseppe Piemontese, vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, Stefania Parisi, direttore dell’Istess, Arnaldo Casali, direttore artistico del festival, Francesco Venturini, presidente dell’associazione San Martino, e Luciano Afloarei, in rappresentanza delle pastorali giovanili, è emerso come questa edizione post-Covid avrà tutta una nuova forma.
“Questo 16esimo Terni Film Festival parte da ciò che ha colpito il mondo quest’anno, uno sguardo sul mondo intero e su ciò che sta ancora accadendo – ha affermato Giuseppe Piemontese – questa situazione sarà un modo per sviluppare in maniera diversa un evento che ogni anno ha ottenuto sempre più attenzione e che noi possiamo considerare una punta di diamante dell’impegno verso la comunità”. Tra le novità di questa edizione 2020 l’allargamento del festival anche fuori da Terni, “contagiando con la cultura” anche la Valnerina e la Sabina, tutti gli eventi del festival grazie ad una collaborazione con il progetto Innovater verranno trasmessi streaming online, per quanto riguarda la parte fisica verranno rispettate le norme anti-Covid e si cercherà di fare più eventi con meno persone, per quanto riguarda le scuole invece si sta ragionando, ricercando la collaborazione dei docenti, su una serie di proiezioni in classe per gli studenti. In una presentazione costellata da ottimismo, nonostante l’emergenza sanitaria, non è mancata però una piccola ferita, un po’ di amarezza, nei confronti della fondazione Carit, che dopo 20 anni di collaborazione ha deciso di non rinnovare i fondi per l’edizione 2020. Stefania Parisi ha affermato che il festival comunque continua e si spera in futuro ad un ripensamento da parte della fondazione che quest’anno ha lasciato solo un evento ormai divenuto un’istituzione culturale della città.