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Corpus Domini, quelle fatali gocce di sangue che sconvolsero don Pietro da Praga

ORVIETO – Domenica nel mondo cristiano cattolico e’ la festa del Corpus Domini (Corpo e Sangue di Cristo). Dalla Provincia di Terni parte questa ricorrenza, esattamente dalla citta’ di Orvieto, dove l’evento e’ rappresentato nel celebre e tanto visitato duomo,  gioiello di arte musiva, architettonica e di pittura. La storia pero’, ci porta in un altro luogo, nel Viterbese, ossia presso la chiesa di Santa Cristina di Bolsena. Ma andiamo con ordine.

Orvieto: altare SS Corporale, reliquiario

Nel duomo di Orvieto, nella cappella del SS. Corporale si custodisce il prezioso lino, (reliquia del miracolo di Bolsena avvenuto nel 1350) quando, capomastro era Andrea Pisano). La cappella e’ situata sul lato nord della crociera ricavata nello spazio tra gli archi di rinforzo del Maitani. Le scene del miracolo eucaristico, sono  state  riprodotte sulle pareti laterali della cappella, e sono di chiaro stile di scuola senese. Ai dipinti hanno partecipato artisti di calibro come: Ugolino di Prete Ilario  Domenico di Meo, Frate Giovanni di Buccio, Leonardelli e altri. I dipinti furono realizzati dal 1357 al 1364. Il tutto per celebrare il Santissimo con un reliquiario di alto spessore di oreficeria medievale realizzato tra il 1337 e 1338 da Ugolino di Vieri su commissione dell’allora vescovo Beltramo Monaldeschi. Il reliquiario e’ composto da oro e argento, smalti e lavorato a bulino. Ha forma tricuspidata che ripete in sintesi la facciata dello stesso duomo. Ma andiamo indietro nel tempo. Tutto nasce da un miracolo  che sarebbe avvenuto nel 1263 a Bolsena. Andiamo a scoprire il fatto che ha creato tanto clamore e, sopratutto  devozione. Mentre un sacerdote stava celebrando messa, (questo don Pietro da Praga) al momento della consacrazione l’ostia avrebbe sanguinato. Tutto il fatto e’ scritta nel Chronico di Sant’ Antonino Domenicano Arcivescovo di Firenze. Racconta che il sacerdote,  dubitava della reale presenza di Cristo nell’ostia e nel vino consacrati. Al ritorno da un soggiorno romano, questo preste,  si fermò a Bolsena e celebrò messa nella chiesa di Santa Cristina. Qui, al momento della Consacrazione l’ostia cominciò a sanguinare imbrattando il corporale e tutto ciò che era sopra e sotto l’ altare compresi i gradini. Impaurito, avvolse l’ostia e si recò dal papa Urbano IV che soggiornava ad Orvieto. Lo stesso Papa, dopo varie verifiche, dichiaro’ soprannaturale l’ evento e l’ 11 Agosto del 1264 promulgò tale solennità del Corpus Domini in contrapposizione alle tesi di Berengario di Tours il quale  affermava che la presenza di Cristo nell’ostia non era reale, ma simbolica. Il papa Urbano IV istituì la festività nel mondo Cristiano il primo Giovedi dopo l’ottava di Pentecoste.
Orvieto: cappella SS Corporale, affreschi

Orvieto: particolare degli sportelli del reliquiario SS Corporale

Qui nella cappella di Orvieto sono custoditi l’ Ostia, il Corporale, il purificatoio. Invece a Santa Cristina di Bolsena sono conservati le quattro lastre di marmo macchiate del sangue. Una quinta lastra fu donata nel 1574 alla parrocchiale di Porchiano del Monte. Orvieto da secoli festeggia l’evento con cerimonie religiose e rievocativa di grande spessore, cortei storici in costume, ed eventi attorno al duomo e in tutta la città. Nel mondo cristiano, per questo evento, si svolgono le bellissime informate nelle vie dei paesi e citta’ le più famose, in Umbria, oltre a Orvieto sono quelle di Spello.

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