SPOLETO – Artista anonimo spoletino che ha prodotto opere in una area compresa tra l’Umbria meridionale, il Reatino e l’Abruzzo: Il cosiddetto Maestro di Fossa. Andiamo a conoscere questo personaggio, anche se scarse sono le info biografiche, ma tante e singolari sono le sue opere distinte in pale, croci, sculture e affreschi. Possiamo dire, confermato dalla critica, che fu il “caposcuola della pittura spoletina“.
Il suo nome “Maestro di Fossa” si deve alla citta’ dove era conservato un suo capolavoro ossia: la Madonna lignea racchiusa in un tabernacolo dipinto proveniente dalla chiesa di Santa Maria ad Cryptas di Fossa.
Statua in legno dipinta cava nel retro, raffigurante la Madonna col Bambino realizzata tra la quarta e quinta decade del XIV secolo per la chiesa di Santa Maria delle Grotte.
La statua, come detto, e’ chiusa in un tabernacolo a forma triangolare.I due sportelli, sono scomparsi nel 1979 sui quali erano dipinti: la Cricifissione, la Flagellazione, il bacio di Giuda, l’ Annunciazione, Epifania, Presentazione al tempio, (questo ultimo e’ stato recuperato). Il pezzo ha interessato gli studiosi e critici d’arte come Piccirilli, Bindi, Zeri, Toscano. La statua presenta novita’ stilistiche sia nei volti della Madonna che del Bambino, facendo uscire la scultura abruzzese dal tardo romanico ancora imperniato di bizantinismi. Qui i volti sono espressivi, il panneggio delicato. Una novità in assoluto. Come detto il Maestro ha lasciato alcune importanti opere nella bassa Umbria sopratutto sia nella citta’ che il valle spoletana.
Per la Collegiata di San Michele Arcangelo a Citta Sant’ Angelo ha realizzato una tempera su tavola raffigurante i Santi Giuditta e Quirico del XIV secolo; sempre per questa chiesa un San Bartolomeo, tempera su tavola; per la chiesa di Santa Croce di Trevi Madonna col Bambino, una Crocifissione e Annunciazione affresco prima metà del XIV secolo; la croce di Posta tempera fondo oro per la chiesa di San Francesco a Posta (museo civico di Rieti); Angelo con due oranti in polvere d’oro e lapislazzuli presso la Cripta di San Ponziano a Spoleto, prima meta’ del trecento; San Pietro martire con Santo domenicano genuflesso tempera su tavola, fondo oro per l’oratorio della chiesa di San Domenico di Spoleto.
Soffermiamici ora sulla piccola Croce di Posta, che e’ un vero gioiello di questo artista, ripeto, “capostipite della Scuola del ducato di Spoleto” ma formatosi a seguito del Maestro di Cesi.
La piccola Croce processionale e’ una tempera su fondo oro. Sul retro e’ la figura del Cristo Crocifisso morente tra la Madonna Addolorata e San Giovanni Evangelista; in alto l’ Onnipotente, mentre in basso incavi rotondi per porre le reliquie. Nella parte del verso, invece, figura il Cristo Crocefisso morto tra due Santi, Francesco di Assisi e forse un identificato Vescovo con il Vangelo e Pastorale. Splenditi i graffiti su fondo in oro.
Altre decorazioni sono: l’Agnello Santo, e ai piedi della Croce la Madonna della Misericordia con il manto aperto che racchiude i fedeli in figure frammentarie (prodotto dell’ incuria e dalla corruzione del tempo), ma ancora di una eleganza e raffinatezza unica. Ecco il Maestro Fossa. Conosciamolo con queste poche info e con queste stupende immagini.