CASTIGLIONE DEL LAGO – Durante l’emergenza Covid-19 gli anestesisti dell’ospedale di Castiglione del Lago sono stati impegnati nei nosocomi di Città di Castello e Branca: questa richiesta aveva interrotto gli interventi nella struttura lacustre.
“Fin da subito – si legge nella nota stampa del Comune di Castiglione del Lago – abbiamo compreso questa decisione e ci sentiamo di ringraziare tutti i nostri sanitari per la dedizione e il lavoro svolto in questi mesi, per tutelare la salute pubblica e aver fatto dell’Umbria una Regione sicura ed efficiente, anche rinunciando temporaneamente alle prestazioni della chirurgia del nostro ospedale. Il dottor Pasqui, Commissario Straordinario della USl Umbria 1, ci aveva assicurato che a fine emergenza il reparto sarebbe tornato in piena funzionalità e a pieno regime di personale e servizi, cosa che è puntualmente avvenuta. Oggi, dopo l’incontro con Stefano Lentini, Responsabile Sanitario del plesso, siamo felici di poter affermare che l’ospedale è nuovamente efficiente e pronto ad affrontare le sfide della nuova organizzazione sanitaria regionale, tornando a essere un pezzo fondamentale della sanità di territorio.
È necessario precisare che dal punto di vista logistico un aiuto importante è stato fornito dalle Misericordie, grazie a un ambulatorio mobile dove il personale del Reparto esegue i prelievi ematici e i tamponi rapidi ai pazienti in attesa di essere ricoverati per gli interventi chirurgici programmati; i tamponi vengono trasportati presso la Microbiologia dell’Azienda Ospedaliera, dove in appena cinquanta minuti si ottiene il risultato che, se negativo, consente di accogliere i pazienti in Ospedale in tutta sicurezza.
Un grazie da parte di tutta l’Amministrazione Comunale va quindi, oltre che agli operatori sanitari del Presidio, alla Regione Umbria, alla Direzione Azienda Usl Umbria 1, alla Misericordia di Castiglione del Lago, alle Misericordie dell’Umbria Area Emergenze e al loro coordinatore Ivo Massinelli.
Il nostro ospedale si è dimostrato un tassello fondamentale del sistema sanitario e, mai come ora, dobbiamo chiedere con forza la celere fine dei lavori per il suo adeguamento strutturale, per la riapertura di tutti gli ambulatori, per il potenziamento della diagnostica e per il definitivo posizionamento strategico nel quadro interregionale con la vicina Toscana e con gli ospedali di Nottola e Fratta, con la creazione di un triangolo di servizi ospedalieri per la gestione delle emergenze e della diagnostica di quelle che vanno considerate come terre di confine; oltre alla necessaria riorganizzazione della chirurgia programmata simbiotica al Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Questo è il momento di cogliere le opportunità. Le opportunità che devono essere trovate anche in una grande crisi come quella che viviamo: la vita dell’ospedale di Castiglione del Lago e il suo futuro sono strategici per l’Umbria e per la vicina Toscana. È il momento di chiedere cose importanti, anche impegnative, come i posti di rianimazione e il potenziamento del personale e delle professionalità, oltre al rafforzamento dei servizi territoriali, a partire dall’immediato finanziamento dell’indispensabile Distretto Socio Sanitario di Castiglione del Lago”.