TERNI – Dalla redazione del Centro Studi Malfatti, riceviamo e pubblichiamo: “E’ notizia di pochi giorni fa la richiesta da parte del servizio risorse idriche e rischio
idraulico della Regione Umbria di integrazioni e chiarimenti. Le integrazioni ed i
chiarimenti sono stati chiesti in particolar modo sul posizionamento planimetrico legato allo scarico delle acque meteoriche con rete deflusso, l’adeguamento delle planimetrie di
progetto alle distanze prescritte rispetto ai limiti stabiliti dal Pai (Piano assetto idrogeologico), valutazione idraulica esplicativa dei lavori già eseguiti nel contesto dell’intervento per la messa in sicurezza idraulica, l’elaborato di rilievo e il piano di gestione del rischio idraulico.
C’è un riferimento anche al parco fluviale del Nera. Facciamo notare che nelle intenzioni della ditta realizzatrice e del Comune di Terni i lavori dovevano partire già nei primi mesi della primavera, slittato per le ben note problematiche relative al Covid 19 ed inoltre i lavori stessi dovevano essere finiti per la fine del 2021 per la sperata eventualità di far svolgere a Terni gare relative a manifestazioni sportive, culturali e musicali in programma nel 2022. Questo ultimo fatto rallenta ancor più la partenza dei lavori anche se giudichiamo positivamente la richiesta da parte della Regione di ulteriori chiarimenti ,in modo tale che se tutte le norme come certamente sarà siano state rispettate nella progettazione e non incorrere in futuri stop dei lavori o ancor peggio in danni
idrogeologici. Auspichiamo che i progettisti abbiamo elaborato il progetto stesso valutando tutti gli elementi non tralasciando nulla e il Comune abbia approvato lo stesso esaminando tutte le relazioni e gli studi allegati in quanto crediamo che l’ente municipale ha tecnici preparati per la giusta valutazione e non sulle ali dell’entusiasmo di un’opera colossale da costruire nella nostra città.
Altro problema è quello degli operatori che non hanno partecipato al bando per la
realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo ed ad oggi l’ente municipale non ha destinato un area temporanea per lo svolgimento di tale attività, anzi devono provvedere in tempi stretti a rilasciare l’area e procedere alla demolizione a proprie spese dei loro capannoni, cosa ancor più difficile accollarsi il costo oggi alla luce dell’impatto sul comparto economico causato dal Coronavirus.
Per gli operatori del mercato settimanale è stata individuata la zona dello Staino come area destinata temporaneamente allo svolgimento dello stesso anche se nutriamo dubbi sulla congestione del traffico in viale Centurini e la bassa presenza di area di parcheggio, pertanto i frequentatori utilizzeranno quello della Coop ora di libero accesso, ma nutriamo dubbi che la struttura commerciale non torni all’accesso e fruizione gratuita del parcheggio stesso solo alla clientela del centro commerciale come era in passato, mentre era più congeniale lo spostamento in centro zona Giardini della Passeggiata con l’utilizzo dei parcheggi di Corso del Popolo e Porta Sant’Angelo a prezzo fisso durante l’orario del mercatino. Tale scelta come già più volte esposto porterebbe movimento al centro cittadino con ripercussioni positive per le attività della zona, basta vedere che in importanti città italiane avviene ad esempio Padova, Roma, Siena, Arezzo, Firenze.
Sembra pertanto che i tempi di inizio lavori vadano allungandosi, inoltre vanno rivisti i benefici che la nostra città potrà avere vista l’attuale regressione economica e una crisi che durerà almeno 2/3 anni, sarà difficile che porti gli sperati vantaggi economici alla città.
Pertanto crediamo che lo slittamento dei lavori e relativo allungamento dei tempi di
realizzazione non porterà vantaggi immediati se non quelli legati a qualche posto di lavoro
nelle ditte esecutrici.
Aspettiamo che l’intera vicenda venga risolta in tempi brevi, come dichiarato
dall’amministratore della PalaTerni s.r.l Simon Pietro Salini, c senza futuri ricorsi delle
parti”.