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Sono duecento le agenzie di viaggio umbre in grave difficoltà

Sono state le prime imprese a soffrire per gli effetti dell’emergenza sanitaria, quando alla fine di febbraio furono annullate improvvisamente tutte le gite scolastiche programmate in Italia, e forse saranno le ultime a ripartire. Nasce da questa situazione difficilissima l’appello del presidente di Fiavet Umbria Confcommercio Federico Tagliolini (nella foto di copertina), che ha consegnato alla Regione Umbria un documento articolato di analisi e proposte che seguono una logica precisa: fase 1, garantire la sopravvivenza delle imprese; fase 2, far ripartire il turismo umbro e le agenzie di viaggio che vendono pacchetti in Italia e all’estero. 
“Alle nostre imprese servono risposte concrete e urgenti”, incalza il presidente Taglioni. “Le agenzie di viaggi e tour operator dell’Umbria, quasi 200 tra agenzie e filiali, sono state messe in ginocchio dal blocco improvviso della mobilità e del turismo.  Se nemmeno d’estate dovessimo riuscire a ripartire, con il perdurare dell’emergenza sanitaria e in assenza di aiuti concreti, molte agenzie saranno costrette a chiudere definitivamente.  Il settore necessita perciò di risposte urgenti sia a livello nazionale che a livello locale, dove le attività per il rilancio del turismo annunciate dalla Regione avranno un ruolo strategico, a patto che su questa partita si proceda anche alla creazione di un tavolo tecnico che assegni un ruolo fondamentale agli operatori dell’incoming. E che si colga l’occasione per fare finalmente chiarezza e pulizia delle tante attività abusive che negli ultimi anni hanno inquinato il mercato, danneggiato le aziende in regole, messo a rischio gli utenti consumatori del prodotto turistico.  Ben venga un sostegno concreto, in grado di permettere a qualche famiglia in più di mettersi in moto questa estate. Peccato che, come troppe volte accade, ci si dimentichi dell’altra faccia della medaglia del turismo italiano: quella composta dagli operatori che muovono milioni di connazionali verso le mete estere. Agenzie e tour operator sembrerebbero figli di un dio minore, che le istituzioni si ostinano a non considerare anche in quelle poche occasioni in cui provano a occuparsi dell’industria dei viaggi. Chiaro che mai come in questo momento la coperta sia corta. Che trovare risorse per fronteggiare una crisi di questa portata sia un esercizio difficilissimo. Che paia infine complicato parlare di outgoing, in una fase in cui anche spostarsi tra un comune e l’altro è impresa ardua e severamente regolamentata. Però è anche una questione di segnali: di messaggi in grado di rincuorare e permettere di continuare a credere nella propria attività. Le agenzie di viaggio – aggiunge il presidente di Fiavet Umbria Confcommercio – sono tra le aziende più in difficoltà della filiera, perché non dispongono di grandi capitali, sono per la maggior parte micro imprese e spesso si trovano nella situazione di svantaggio, anche legislativo, tra il cliente ed i fornitori: basti pensare l’obbligo del rimborso o di emissione voucher ai clienti finali quando dall’altra parte non si riescono ad ottenere i rimborsi da parte delle compagnie aeree e da parte degli hotels, esteri e non.  Fino ad oggi possiamo dire di aver perso gli ultimi 6 mesi perché per noi la crisi ha avuto effetti retroattivi sul fatturato, e perderemo probabilmente i prossimi sei: in sostanza più di un anno in fumo. Per questo motivo, oltre a nuovi strumenti di credito agevolato, alle nostre imprese – sottolinea Tagliolini – andrebbe riconosciuto un sostegno al reddito per titolari, amministratori e collaboratori iscritti alla Gestione Separata INPS per la durata di almeno 6 mesi, e il “danno indiretto” per compensare la riduzione di fatturato”. 
Fiavet chiede inoltre la sospensione di mutui, prestiti e leasing alle agenzie di viaggio per una durata di 12 mesi, sia relativamente alla quota capitale che a quella interessi; ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti di agenzie viaggio per una durata di almeno 6 mesi, estendibile a 12 in caso di perdurare delle conseguenze della crisi; esonero dal pagamento dei contributi INPS, necessario per almeno 12 mesi; la sospensione e successiva rateizzazione in 36 mesi di tutti i pagamenti fiscali per 12 mesi; l’estensione del credito d’imposta, oggi riconosciuto ai negozi, anche alle categorie catastali ufficio per i canoni di affitto dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, verosimilmente i mesi in cui l’attività delle agenzie sarà ridotta pressoché a zero; la riduzione dei premi assicurativi per ridotto rischio oggettivamente coperto.  Fiavet Umbria chiede infine che i voucher turistici ricevuti ed emessi abbiano una validità di 18 mesi e non di 12. 
 

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