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L’emergenza Covid-19 non rallenta la spinta solidale di Avis Magione

MAGIONE – L’emergenza Covid-19 non rallenta la spinta solidale di Avis Magione, che nel mese di marzo ha fatto registrare il suo nuovo miglior risultato mensile con 96 donazioni, superando il precedente di 95, stabilito lo scorso dicembre; 21 nuovi donatori, 14 i recuperi dopo oltre 2 anni di inattività.
“Per le donazioni di sangue è stato un mese particolare – spiega il presidente Roberto Taborchi – con un andamento inquadrato nel difficile momento che stiamo vivendo. Tra fine febbraio ed inizio marzo i primi sviluppi del virus hanno intimorito i donatori, con un conseguente pericoloso calo verticale in tutta Italia. I conseguenti appelli di Avis e dei mass media, oltre che del capo della Protezione civile Angelo Borrelli, hanno riportato tranquillità e dato garanzie sulla sicurezza dei Centri di raccolta; la successiva grande risposta solidale ha permesso di recuperare il terreno perduto, prima dello stabilizzarsi della situazione. Le limitazioni alla mobilità introdotte dai Decreti governativi per contrastare l’emergenza non hanno interessato e non coinvolgono lo spostamento per effettuare la donazione, considerata come motivo di necessità: è nato da qui l’hashtag #escosoloperdonare, che si è rapidamente diffuso sui Social e che utilizziamo quotidianamente anche sulle nostre pagine Facebook ed Instagram”.
Per garantire un livello ottimale di sicurezza ed un’efficace gestione delle risorse, dalla terza decina di marzo la sezione Avis di Magione ha deciso di procedere al Sit di Perugia solo su prenotazione, con un numero limitato di accessi giornalieri, linea che continuerà fino a nuove disposizioni. In questo contesto i donatori magionesi hanno mostrato come di consueto un grande senso di responsabilità. Anche nei giorni più critici, hanno infatti sempre garantito un buon numero di accessi, grazie soprattutto all’apporto di molti giovanissimi (4 donazioni dei Millennials, di cui 3 nella prima difficilissima settimana). Ne è seguito il boom di prenotazioni; la costanza mantenuta in tutto il mese ha così permesso di raggiungere questo nuovo eccellente risultato.
“Poteva essere addirittura miglior – fa sapere il presidente –, ma dalla seconda metà di marzo, nel pieno dell’esplosione solidale a livello regionale, abbiamo notevolmente ridotto le prenotazioni, fin quasi a bloccarle, proponendo di programmare la donazione successivamente, ad aprile o addirittura maggio. La risposta è stata anche in questo caso responsabile, permettendoci di prenotare già prima della fine di marzo oltre 60 donazioni di sangue e plasma nel mese di aprile. Abbiamo anticipato di qualche giorno ciò che ha poi rimarcato in un comunicato anche Avis nazionale, sottolineando la necessità di evitare un surplus di donazioni nel breve termine e programmarle invece nel medio-lungo periodo, garantendo così un’adeguata distribuzione e disponibilità di scorte nel tempo. Nelle prossime settimane ci proporremo di continuare su questa lunghezza d’onda, promuovendo con sempre più forza la Plasmaferesi, per la quale le necessità sono in costante crescita; l’obiettivo comune, soprattutto in un momento così inedito e difficile per la nostra comunità, deve infatti essere in primo luogo quello di contribuire in modo efficace e ragionato all’autosufficienza ospedaliera”.

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