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Gubbio, posticipata a dopo Pasqua la decisione sulla Festa dei Ceri

GUBBIO – Dopo Pasqua sapremo se la Festa dei Ceri si oitrà celebrare. Questo è quanto emerge dopo l’incontro in videoconferenza che si è tenuto ieri, 2 aprile, tra il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e le istituzioni ed associazioni che collaborano all’organizzazione della Festa dei Ceri. Erano presenti alla riunione Don Mirko Orsini per  la Diocesi di Gubbio, Fabio Mariani per l’Università dei Muratori, Lucio Lupini per il Maggio Eugubino, Ubaldo Minelli per la famiglia dei santubaldari, Patrick Salciarini per la famiglia dei ceraioli di San Giorgio ed Alfredo Minelli per la famiglia dei santantoniari. 
Sarà necessario verificare dopo Pasqua, ovvero successivamente alla scadenza del DPCM del 01/04/2020, quale sarà il quadro normativo che il governo italiano definirà nell’ottica di una ripresa sociale e di un progressivo allentamento delle norme di distanziamento attualmente in atto. Il primo cittadino ha confermato, comunque, che in quell’occasione sarà presa una decisione definitiva sulla prossima festa dei Ceri.
“ Ad oggi, con i provvedimenti in vigore, non sarebbe possibile celebrare  la Festa dei Ceri, in quanto stiamo vivendo un momento eccezionale per il mondo intero che congiuntamente sta affrontando un’emergenza sanitaria in grado di causare molte  vittime e di spargere sofferenza ed inquietudine da settimane. Tale minaccia potrà essere definitivamente sconfitta solo con il rispetto delle regole ed auspicate scoperte scientifiche ancora in corso. In questo contesto vanno lette – dice il sindaco- le sospensioni di grandi eventi mondiali sia sportivi che di aggregazione nonché feste di popolo come la Festa dei Ceri che impongono al Comune una scelta obiettiva e rispettosa della grave situazione che stiamo vivendo. Tengo a precisare che, come primo cittadino di Gubbio, ho sempre perseguito la piena condivisione nelle scelte compiute. Ogni decisione è stata frutto di dialogo e di confronto con le parti coinvolte cercando di interpretare  i sentimenti della straordinaria comunità che rappresento. Nessuno può e vuole imporre niente al popolo eugubino, per questo fermo restando il ruolo decisionale che rivesto, lavorerò in sintonia con le componenti legate alla Festa cercando una piena intesa con la Diocesi di Gubbio e l’Università dei muratori nonché con il Maggio eugubino e le famiglie ceraiole nel pieno rispetto della sensibilità della nostra comunità nei confronti dell’omaggio a S.Ubaldo. In questo senso va letta l’estensione ai capitani e ai capodieci dei Ceri per l’anno 2020, dell’invito al prossimo incontro programmato dopo le festività pasquali. Il condividere un percorso e comunicarlo in maniera capillare e trasparente sono gli strumenti che metterò in campo per affrontare insieme una pagina eccezionale di  storia che siamo chiamati a vivere e a scrivere come popolo eugubino. La comunità di Gubbio da secoli si è dimostrata matura a discernere il bene soprattutto quando si è lasciata guidare dal cuore e dal sentimento di concordia caratteristiche di un DNA che si esprime in maniera roboante nella NOSTRA festa quale offerta all’amato Patrono.”

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