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E' iniziato il cammino di Vienna Cammarota, la pellegrina che vuol salvare i nostri borghi

EBOLI – Ai lettori di VivoUmbria l’abbiamo fatta conoscere che era il 23 febbraio, quando aveva appena annunciato il suo ennesimo pellegrinaggio a piedi per sensibilizzare sul dramma del progressivo abbandono e decadimento dei nostri borghi, tesori preziosi ma dei quali pochi si interessano.  A cominciare dallo Stato. Per questo alle ore 11 e 10 di oggi, sabato 9 marzo, Vienna Cammarota ha iniziato il suo cammino portandosi come compagna di viaggio il tricolore.

Vienna Cammarota, appunti di viaggio per salvare i borghi italiani

Che il suo messaggio cominci a fare breccia, nessuno ormai ha più dubbi. Decine e decine sono infatti le richieste di persone, associazioni, scuole che vogliono incontrare Vienna in Basilicata e lungo i centri storici, dove stavolta arriverà sulle vie straordinariamente raccontate da Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato a Eboli”.
“Sì, sono tornata a mettermi in cammino seguendo il pensiero di Levi. Oggi arriverò a Eboli attraversando i borghi in Irpinia di Colliano, Valva, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Sant’Andrea di Conza. Poi entrerò in Basilicata e sarò a  Pescopagano, Rapone , Ruvo del Monte, Atella, Rionero in vulture e raggiungerò i Laghi di Monticchio il 16 marzo.
Vado in Basilicata attraversando tutti i borghi, anche quelli ormai spopolati, senza più un’anima. Mi auguro di farli rivivere con la mia presenza, con la mia testimonianza e anche per questo ho scelto come compagna la nostra bandiera, la bandiera italiana”.
Vienna Cammarota è salernitana, da una vita è guida ambientale escursionistica, ha 69 anni. Nell’agosto del 2017, sempre sulle tracce di un altro illustre scrittore, Wolfgang Goethe e del suo “Viaggio in Italia” partì da Karlovy Vary, in Repubblica Ceca, e arrivò a Messina nel giugno del 2018.
Più di 150 i borghi che ha attraversato nei suoi viaggi i e quasi in tutti in stato  di pre abbandono. Sensibilizza, per quello che può, anche gli abitanti di quei centri in disarmo: “Quando li vedo seduti su una sedia mentre i monumenti e le strade del luogo in cui vivono sono invase da erbacce e sporcizia, chiedo loro perché non si danno da fare a pulire a sistemare un patrimonio che è loro. Spesso mi rispondono: tocca al Comune. Io rispondo: il Comune siamo noi”.
E Vienna Cammarota non si fermerà qui. Per i suoi settanta anni ha deciso che seguirà altre pagine di un altro illustre autore, Marco Polo e il suo Il Milione. Si metterà in cammino sulla Via della seta, da Venezia a Pechino. Legittima la domanda: come fa? Ci ha spiegato nell’intervista che le abbiamo fatto prima di questo suo nuovo pellegrinaggio antropologico-ambientale, che inizia a camminare alle 6 di mattina, dopo un’abbondante colazione, fino a 8 ore al giorno; mangia frutta fresca e molto parmigiano. Basta e avanza, perché a darle forza e motivazioni è il suo amore per la natura e per la storia, le tradizioni, le tracce di civiltà importanti che proprio in quei borghi che vuole salvare, sono nati. In attesa che anche chi ci governa e amministra, faccia i suoi passi.

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