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Piero della Francesca e il Polittico di Sant'Antonio custodito alla Galleria Nazionale dell'Umbria

PERUGIA – Il maestro di San Sepolcro, Pier della Francesca, (Piero di Benedetto de’ Franceschi)  nasce nella città aretina il 12 settembre 1416 -1417, muore in ottobre, sempre a San Sepolcro  nel 1492. Alla Galleria Nazionale dell’Umbria e’ molto “gettonato” con il suo Polittico di Sant’Antonio 1460 -1470.
Eseguito su tavola, misura 338X238 cm. L’opera in origine, fu realizzata come un divisorio dello spazio di preghiera tra le monache e i fedeli. Sembra, che lo stesso Vasari guardandolo, affermo’: “sceso dal cielo”.
Il dipinto e’ così ripartito: nella cimosa l’ Annunciazione, al centro la Madonna col Bambino, ai lati quattro Santi due per parte; nella predella tre formelle raffiguranti i miracoli di Sant’ Antonio. L’opera  destinata al convento di Sant’ Antonio a Perugia, l’artista lo eseguì su commissione nel 1460 subito dopo l’esperienza romana. Il dipinto realizzato su fondo oro e unito alla preziosità dei tessuti dipinti, rivela appunto le ispirazioni avute al suo soggiorno romano, mentre, l’ Annunciazione e’ del tutto una novita’. Nella cimosa, appunto,  realizzata con fantasiosa prospettiva, troviamo l’ Arcangelo Gabriele a sinistra e la Vergine Annunziata a destra che viene illuminata dalla luce della colomba dello Spirito Santo posta a sinistra. La differenza, con i pannelli inferiori fa pensare ad una aggiunta successiva.
I medaglioni posti sotto, presentano decorazioni come, al centro, un presunto Santissimo Sacramento, a sinistra Santa Chiara a destra Sant’ Agata con il simbolo del suo martirio, ossia il vassoio con i due seni. Il polittico e’ composto da nove pannelli. Le connette a tonciglione in gesso furono aggiute successivamente; alla realizzazione e termine dell’opera parteciparono in parte i suoi allievi. Come detto, nel registro principale e’ raffigurato la Madonna col Bambino nudo seduto sulle gambe della Madre che reca un fiore rosso, colore della “futura passione”. Queste figure, per la loro fisicita’ ricalcano lo stile masaccesco, come nel Polittico di Pisa. Ai lati della Madonna col Bambino sono: a sinistra Sant’Antonio da Padova e il Battista; a destra San Francesco e Santa Elisabetta di Turingia. Singolari le aureole che riflettono le teste.
Nella Predella sono distinte tre formelle a sinistra il miracolo di Sant’ Antonio da Padova che resuscita un bambino; la scena delle  stigmate di San Francesco; e Santa Elisabetta di Turingia che salva un ragazzo caduto nel pozzo. Il curriculum di Piero e’ super per le opere prodotte. Oltre che pittore fu anche un matematico. Fu maestro della prospettiva. Esponente della seconda generazione di pittori umanistici. Influenzò nel profondo la pittura rinascimentale dell’Italia settentrionale, la scuola ferrarese e veneta. Le sue opere si possono ammirare in moltissime chiese italiane e non solo, oltre che in varie gallerie di tutto il mondo.

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