PERUGIA – Grande partecipazione il 7 marzo a Palazzo Murena, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia, dove si è tenuto l’International Welcome Day, iniziativa durante la quale l’ateneo perugino ha accolto gli studenti provenienti da diversi Paesi, arrivati nel capoluogo umbro per un “soggiorno di studio” del secondo semestre.
“Il numero degli studenti che scelgono Perugia per un periodo di studi è in aumento – ha asserito la professoressa Elena Stanghellini, delegato del Rettore alle Relazioni internazionali – nell’ordine del 15% negli ultimi quattro anni. Sono circa seicento ogni anno, da trentuno Paesi; in maggioranza donne, oltre il 67%. Questo incremento è frutto delle attività che sono state intraprese: Erasmus, accordi bilaterali con sedi anche fuori dall’Europa, i ‘doppi titoli’, tre azioni diverse che tutte hanno riscosso successo. Oggi diamo il benvenuto a circa 200 studenti che vengono per il secondo semestre; nel primo semestre erano stati circa 400. Numeri che confermano la vocazione internazionale del nostro Ateneo. I Dipartimenti dell’area medica attraggono la maggior parte degli studenti, a seguire Economia e Lettere – lingue, letterature e civiltà antiche e moderne. La nazione europea più rappresentata è la Spagna, seguita da Turchia, Germania, Francia e Polonia. Molti studenti vengono anche da Paesi extra-europei, quali Russia, Cina, senza dimenticare coloro che giungono dalle Americhe”. La professoressa ha proseguito illustrando le peculiarità dello Studium di Perugia dell’Umbria, e presentando ai presenti lo staff delle Relazioni internazionali dell’Ateneo, i Buddy (studenti c prestano assistenza ai colleghi dell’Erasmus, vincitori di un relativo bando) di Dipartimento e i ragazzi dell’Erasmus Student Network che avranno un ruolo di sostegno per tutte le necessità dei nuovi arrivati. Ai ragazzi sono stati consegnati i diplomi dei corsi di lingua italiana.
Anche un messaggio di benvenuto scritto dal rettore Franco Moriconi che non ha potuto essere presente all’evento: “Oggi diamo il benvenuto a tanti giovani provenienti da decine di paesi stranieri per frequentare da noi le lezioni del secondo semestre: vogliamo che qui, nel nostro Ateneo, si sentano a casa. Lo sforzo di questi ultimi anni sul fronte dell’internazionalizzazione è stato volto proprio a questo, ad abbattere i confini tra la nostra e le istituzioni accademiche di tutto il mondo. Questo sforzo è stato premiato e oggi ne abbiamo un’ulteriore conferma”.
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