PERUGIA – Stasera, venerdì 10 gennaio, alle ore 21,15 su Sky c’è una delle fiction più attese dell’anno: The New Pope. Per quanto ci riguarda c’è un motivo in più: nel cast c’è anche Guido Roncalli che stavolta ha avuto l’opportunità di lavorare con Paolo Sorrentino, uno dei registi italiani più amati e stimati del nostro cinema.
Abbiamo intervistato Roncalli a poche ore dalla messa in onda della prima puntata per Gruppo Corriere e in questa intervista emergono ancora una volta professionalità e amore per il suo lavoro. Ma soprattutto è evidente che questa esperienza è destinata a lasciare una traccia importante nella sua carriera anche dal punto di vista umano.
Il primo contatto con Sorrentino?
“Il film Youth. Lui fa provini a tutti, nessuno escluso. Ha un approccio felliniano. Evidentemente, visto che non sono bello, lo ha interessato qualche tratto della mia persona”.
Sorrentino sapeva che lei è un discendente della famiglia Roncalli…
“Non credo abbia influito più di tanto”.
E allora cosa?
“Il verde. Colore col quale ero vestito quando mi sono presentato a lui. Mi disse: Chi di verde si veste di sua beltà si fida”.
La seconda serie di qualsiasi cosa è sempre complicata. Le piace questa?
“Con Sorrentino tutto è blindato. A me ha mandato solo il copione di mia pertinenza.
Ci sono grandissimi attori e non ci saranno solo due Papi… E poi, se girare una fiction con la Rai è vincere lo scudetto, recitare con Sorrentino vale la Coppa del mondo”.
Dove vedrà la prima puntata?
“Nella mia casa di Capocavallo alle porte di Perugia, con mia madre e la mia fidanzata”.
Come si sente dopo questa esperienza?
“Onorato”.
Sorrentino è?
“Creatività continua”.
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