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E' Don’t stop me now dei Queen la canzone degli ultimi 50 anni che dà maggiore buonumore al popolo britannico

Ciascuno di noi ha la sua canzone preferita, o anche più di una. E ci mancherebbe altro. Da lì prendiamo la giusta energia, ci rinfranchiamo, sogniamo un po’ e proviamo persino a cantare. La notizia che prendiamo da Virgin Radio Rock ci dà però delle indicazioni “scientifiche” sul brano che fa sentire meglio il popolo britannico e ce n’è uno su tutti con  note oggettive, potremmo definirle, scandite e cantate dai Queen e dalla stupenda voce di  Freddie Mercury: si tratta di Don’t stop me now. In effetti un gran bel pezzo, senza dubbio, ma vediamo come e perché è in testa a questa particolarissima hit del buonumore britannico.

Lo studio scientifico è stato condotto dal neuroscienziato cognitivo dell’Università di Groningen in Olanda, Jacob Jolij. La ricerca è stata commissionata allo scienziato da Alba, un noto brand di elettronica che ha voluto scoprire quali sono le preferenze musicali dei cittadini britannici e quali sono, in particolare, le canzoni che riescono a tirarli su di morale. Il dottore ha stilato una vera e propria classifica delle canzoni che sono in grado di avere un impatto positivo sull’umore di chi le ascolta e per farlo si è servito di una formula matematica ben precisa che è la seguente:  Rating = 60 + (0.00165 * BPM – 120)^2 + (4.376 * Major) + 0.78 * nChords – (Major * nChords). Vero, incomprensibile ai profani, semplifichiamo dicendo  che questa formula in realtà misura il rapporto tra diversi fattori, come i battiti al minuto, la scala musicale e i diversi accordi con i quali è stato composto il brano. Secondo Jolij sono proprio questi i fattori chiave che distinguono quelle che lui ha definito le “feel-good song” da tutte le altre, elementi ai quali ovviamente si aggiunge anche la parte lirica che riguarda il testo.
“Quella delle canzoni che hanno un effetto confortante su chi le ascolta è in realtà una questione molto personale – ha spiegato il neuroscienziato – la musica è intimamente connessa con i ricordi e le emozioni e queste associazioni determinano in maniera molto marcata se una canzone è in grado di metterti di buon umore oppure no”. Secondo lo scienziato, ci sono dunque dei fattori che chi compone musica dovrebbe tenere in considerazione se vuole creare una “canzone del buon umore”: “Si tratta del tono lirico, della tonalità musicale e del tempo – ha detto – . Le canzoni natalizie, ad esempio, evocano in noi ricordi felici, grazie a una tonalità maggiore che suona allegra alle nostre orecchie e suscita qualcosa che associamo alla fiducia e alla sicurezza. Un tempo più veloce d 150 battiti al minuto, invece, seppur inconsciamente, ci trasmette un senso di energia – ha sottolineato – combinando insieme questi tre ingredienti si ottiene la formula per la perfetta ‘feel-good song’”. Analizzando i più grandi successi musicali degli ultimi 50 anni, il dottor Jolij ha stilato una classifica.

Ecco quali sono le canzoni in grado di mettere di buon umore e di dare la carica a chi le ascolta, sicuramente Oltre Manica, ma forse anche al di qua:
1. Queen, “Don’t Stop Me Now”
2. ABBA, “Dancing queen”
3. Beach Boys, “Good vibrations”
4. Billy Joel, “Uptown girl”
5. Survivor, “Eye of the tiger”
6. The Monkees, “I’m a believer”
7. Cyndi Lauper, “Girls just wanna have fun”
8. Bon Jovi, “Livin’ on a prayer”
9. Gloria Gaynor, “I will survive”
10. Katrina & the Waves, “Walking on sunshine”
E noi italiani? Aspettando che qualcuno commissioni uno studio scientifico cominciamo, se vi va, a pensarci su a prescindere dalle formule matematiche e magari, domattina, canticchiamola sotto la doccia. Un bel modo per iniziare la giornata, no?

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