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Tradizione e condivisione

Silvia Buitoni
Il Natale si avvicina ogni giorno di più e la fretta di portare a termine tutti i compiti che ci siamo proposti, ci rende affannati ma anche felici e vogliosi di rendere questa festa degna della sua importanza.
Il Natale è la ricorrenza più sentita dell’anno non solo per il suo profondo significato religioso ma anche perché riporta alla luce la tradizione, la tradizione significa appartenenza e appartenere ci fa sentire al sicuro, circondati da chi ha il nostro stesso vissuto.
In questi giorni i discorsi vertono tutti sullo stesso soggetto e non si tratta di alberi, di doni o di preghiere ma delle preparazioni che andranno a riempire le tavole delle feste.
Ogni regione di questa nostra bellissima terra ne ha di proprie ma tutte hanno in comune una cosa: la condivisione.
Si prepara insieme, ci si scambia ricette e si parla di ingredienti e di materie prime, si contattano amici e parenti e si organizza la più grande riunione dell’anno intorno ad una tavola, apparecchiata non solo di ottimo cibo ma di armonia e solidarietà.
I piatti usciranno uno ad uno secondo un rituale non scritto, tra chiacchiere e racconti di un anno in cui non si è mai avuta l’occasione di parlare. I vini, fermi e frizzanti, scorreranno a fiumi insieme ad aneddoti e giochi di carte. Non baderemo a spese perché è giusto così, perché il Natale è gioia per la nascita di Gesù, ma e anche la grande ultima festa del nostro anno, è il momento di tirare le somme e ricominciare.
A domani

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