Il titolo dell’album racchiude già molto: “Teoria degli affetti”. Ci sono voluti sedici anni prima dell’uscita di questo terzo capolavoro della cantautrice, autrice, poetessa, scrittrice ed educatrice vocale Claudia Fofi, ma sicuramente ci sono voluti anche studio, impegno, obiettivi chiari, buoni collaboratori, parole e melodie. Più di tutto, in ogni caso, è evidente la ricerca sonora. Nulla è scontato negli undici brani che verranno proposti al pubblico per la presentazione ufficiale al Bad King mercoledì 18 dicembre dalle 21.30. Il disco è stato prodotto dall’etichetta pugliese Dodicilune, nella collana editoriale Controvento, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital; e vanta della partecipazione di illustri musicisti: Ares Tavolazzi al contrabbasso, Alessandro Gwis al piano, Paolo Ceccarelli alla chitarra e Juri Pecci alla batteria.
L’ascolto live riserverà indubbie emozioni se si prende in considerazione l’arte dei musicisti che si intreccia alle capacità vocali di Claudia Fofi. E già attraverso le casse dello stereo si sprigionano vibrazioni interessanti, delicate, pronte ad esplodere nei giusti momenti.
“Teoria degli affetti” dimostra come una canzone possa essere creata da una sola frase: “La cosa più strana, la cosa più santa è quest’aria che avvampa nonostante le ingiurie”.
Nei testi ricorrono elementi della natura che fluttuano e si riappropriano di spazi: luna, mare scuro, vento, rosa nel tramonto, terra solida e compatta, corrente di aria calda, salice nel parco.
Come uno schiaffo arriva “La valigia dello straniero”, vera, immensa, agrodolce, che illumina consapevolezze celate in ogni ascoltatore: “In ogni posto sei uno straniero/ Se non lo senti nelle gambe che appartieni al mondo intero/ Ed ogni posto è la tua casa / Se quel che lasci indietro è poca cosa / Se nella tua valigia metti poco / Il viaggio sembrerà un po’ più leggero ma / La mia valigia non può essere leggera perché dentro c’è la mia vita intera”.
Molto femminili alcuni brani, i rimandi concettuali al gentil sesso si liberano per esempio ne “La mente vuole amore”, ma anche in “Ancella del Sorriso”.
Nel tango “Travolto dalla Piena di Te Stesso”, canzone piccante, sul tradimento, si sente il profumo di Vinicio Capossela e a tratti di Ettore Giuradei.
Sussurrata, parlata, poesia con vocalizzi… “Avessi” chiude l’album.
E ciò che resta sono suoni che dal basso salgono, poi si assottigliano, tocchi delicati di spesse corde di contrabbasso; chitarra cadenzata, perfetta, fantasiosa; piano soave e determinato; batteria che scandisce senza essere invadente; insomma… ciò che resta è pace interiore.
https://www.claudiafofi.info/
https://www.facebook.com/events/427644654790048/
Info e prenotazioni 3397943352 – 07530011