PERUGIA – Parte
domenica 1 dicembre, il corso gratuito rivolto a colf e badanti e aspiranti tali organizzato dalla
Filcams Cgil, in collaborazione con l’ente bilaterale
Ebincolf e il centro multiservizi
Ce.Mu., con la promozione del
Sistema Colf e il patrocinio del
Comune di Perugia. Il corso consisterà in tredici lezioni frontali, per formare e professionalizzare le lavoratrici, grazie ai finanziamenti che Ebincolf e Ce.Mu. stanno erogando in tutta Italia (con la promozione del Sistema Colf) per migliorare i servizi del welfare familiare.
Le adesioni al corso sono andate oltre le attese e domenica 1 dicembre ore 9.30, sala Conti della Cgil dell’Umbria a Perugia (via del Bellocchio), saranno ben 30 le partecipanti, praticamente tutte donne e per 2/3 già impegnate nell’attività di badanti, che frequenteranno il corso. La prima lezione sarà tenuta dalla dottoressa Martina Di Antonio, nutrizionista, e sarà incentrata sul tema dell’alimentazione sana per tutta la famiglia. Da sottolineare l’età media delle partecipanti al corso: appena 35 anni.
“Questo percorso formativo, fatto con docenti altamente professionalizzati selezionati con la collaborazione della struttura di geriatria dell’ospedale di Perugia – spiega Wendy Galarza della Filcams Cgil di Perugia – vuole essere un primo approccio alla formazione per queste lavoratrici che impareranno a conoscere le famiglie in cui presteranno la loro opera e le necessità dell’anziano di cui si prenderanno cura. Saranno insegnati loro anche i principi su cui si basa la prevenzione degli incidenti nell’ambiente domestico”.
“Con questo corso gratuito la Cgil vuole dare un aiuto concreto alle lavoratrici, colf e badanti, e alle famiglie del nostro territorio – commenta Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia – Siamo una regione dove, per fortuna, si vive a lungo e questo rende fondamentale affrontare con serietà il tema della non autosufficienza e dell’assistenza alle persone anziane. Non si può pensare di lasciare in capo alle famiglie questo impegno. Con il corso che avviamo – conclude Ciavaglia – vogliamo dare un piccolo contributo e al tempo stesso lanciare un messaggio alle istituzioni, perché si tratta di una loro responsabilità”.