PERUGIA – Il festival si è sempre più internazionalizzato e anche grazie alla donazione della fondazione del magnate americano Craig Newmark si è sempre più rafforzato. Perugia – non chiedetemelo più – rimarrà al centro della manifestazione. Sono ormai lontani i tempi di crisi e il rapporto con le istituzioni è ormai molto disteso e cordiale”. Arianna Ciccone è ben consapevole del fatto che la sua “creatura”, il Festival internazionale del giornalismo, sta superando ogni più rosea aspettativa e ormai rappresenta un veicolo tra i più importanti che Perugia e l’Umbria possiedono per rilanciare nel mondo l’idea di un territorio che oltre alle bellezze paesaggistiche e storico-architettoniche ha da offrire anche un potente “spaccato” sui temi di maggiore attualità e su un presidio vitale della democrazia come quello della libertà di informazione, soprattutto in tempi in cui in tutto il mondo questa libertà è seriamente e costantemente messa in discussione – come ha sottolineato la presidente della Regione Catiuscia Marini – e minacciata dai poteri forti che la vorrebbero sempre più asservita. Arianna, invece, per tutta risposta sembra perseguire con sempre più forza l’obiettivo di incunearsi, di infiltrarsi nelle più macroscopiche contraddizioni che caratterizzano il mondo occidentale nella stretta relazione che lo lega ai Paesi terzi e ai drammi dell’immigrazione e della violenza, della diffusione delle armi negli Stati Uniti, nella rimessa in discussione di diritti ormai da anni acquisiti come la libertà per le donne di optare per l’interruzione di gravidanza. E a proposito di donne, è con soddisfazione che annuncia che quasi la metà (per l’esattezza il 49 per cento) degli speaker partecipanti al festival è composto da donne, una parità a lungo agognata e finalmente raggiunta. Tredici anni non sono passati invano in questo senso e il festival internazionale in programma dal 3 al 7 aprile si appresta ad ospitare 600 speaker e quasi trecento eventi per cinque giorni in cui tra presentazioni, keynote speech, workshop, interviste si affronteranno alcuni dei temi di più scottante attualità: disinformazione, cambiamento climatico, cyber guerra, intelligenza artificiale, ruolo delle tecnologie, crisi umanitarie e migrazioni, giornalismo investigativo, fath-checking, data journalism, engagement, start-up, giornalismo investigativo transnazionale, diversità e inclusione per migliorare la qualità dei contenuti, i modelli di business: membership, abbonamenti, sostegno pubblico, filantropia e libertà dei media sotto attacco. Lavoreranno attorno all’evento anche 128 volontari da tutto il mondo: Argentina, Francia, Germania, Ghana, Grecia, Kenya, India, Lituania, Malta, Messico, Pakistan, Polonia, Regno Unito, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Tunisia. Main sponsor importanti della tredicesima edizione saranno Google e Facebook, mentre tra gli sponsor appaiono Amazon, Coca-Cola, Commissione europea, Nestlé, Sky, Unipol. Tra le presenze più illustri Julia Angwin, nota giornalista investigativa in campo tecnologico; Matthew Caruana Galizia che tra premi Pulitzer e inchieste importanti continua a indagare intorno all’assassinio della madre, Daphne Curuana Galizia, la giornalista investigativa uccisa da un’autobomba a Malta nell’ottobre 2017. A Perugia arriverà anche Maria Ressa che ha svelato il sistema di corruzione che coinvolge il governo autoritario delle Filippine e per questo arrestata solo poche settimane fa e rilasciata su cauzione. Al festival del giornalismo si parlerà anche di corruzione con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione; ma anche di transessualità con Vladimir Luxuria; di migrazioni globali con il reporter Agus Morales con una lunga esperienza alle spalle sull’argomento; di infiltrazioni mafiose nelle tifoserie con Federico Ruffo e Ivan Zazzaroni; ma anche dei diritti delle donne in India con Priya Ramani, la giornalista che ha fatto dimettere il viceministro degli Esteri indiano dopo la denuncia di soprusi di tipo sessista. Ci sarà Samantha Cristoforetti che parlerà della sua straordinaria avventura in orbita; e ci sarà anche il Presidente della Camera Roberto Fico. Saranno presenti inoltre Oscar Giannino; Domenico Iannacone; il fumettista Zerocalcare e l’illustratore Gipi. Peter Gomez parlerà della storia segreta della ’Ndrangheta, mentre Marco Damilano affronterà il tema delle perdita dei diritti. Di Italia occulta parlerà il procuratore generale dell’Umbria Fausto Cardella con il direttore del Corriere dell’Umbria Davide Vecchi; mentre sono previsti incontri a teatro con Marco Travaglio, Roberto Saviano e Diego Bianchi conduttore di Propaganda Live. Tra i numerosissimi altri incontri in programma due note di spettacolo: la proiezione del film “Ancora un giorno” che racconta la storia del reporter polacco Ryszard Kapuscinski nella guerra civile di Angola e la presenza del vincitore del festival di Sanremo Mahmood.