PERUGIA – “Gettare i semi per una rivoluzione culturale nella quale, soprattutto i maschi, sappiano reinventare il proprio ruolo fuori dagli stereotipi affinché siano persone autorevoli e non autoritarie”. E’ in somma sintesi il messaggio lanciato ieri, in coincidenza con la Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, nella sala del consiglio provinciale.
L’iniziativa è stato il momento di sintesi del progetto promosso e organizzato dall’ufficio pari opportunità della Provincia di Perugia di cui è responsabile Antonella Pasquino, sul tema: “A scuola contro la violenza sulle donne – Ragazze e ragazzi a confronto”.
Protagonisti dell’evento sono stati gli studenti di Perugia delle IV AM e CM dell’ITTS Alessandro Volta di cui è dirigente scolastica Rita Coccia e affiancati dai docenti Tiziana Guerrini, Patrizia Roma, Mara Guidarelli e Sandra Scaletti e dell’IIS Giodano Bruno rappresentata dagli studenti delle classi IVC, VDL, III AI e Yaps con il dirigente scolastico Giuseppe Materia e i docenti Cristina Gatti, Patrizia Simonini, Barbara Moretti, Paola Allegri, Umberto Lisetti e Lavinia Baglioni Marcantonini.
All’incontro hanno aderito, tra gli altri, anche la Consigliera di Parità della Provincia di Perugia Gemma Paola Bracco e la psicologa Rosella De Leonibus.
La Consigliera Provinciale Letizia Michelini, nel portare i saluti del Presidente Luciano Bacchetta, ha evidenziato come la violenza sulle donne sia una piaga sociale che troppo spesso viene alla luce soltanto quando emergono fatti eclatanti. “Giornate come questa – ha rimarcato Michelini – hanno il pregio di gettare un seme tra le nuove generazioni da cui trarre linfa vitale quando ricopriranno ruoli di responsabilità nella società. Quindi mai abbassare la guardia”.
Prima di dare spazio ai ragazzi la Pasquino, nel congratularsi con gli istituti Volta e Giordano per il lavoro di sensibilizzazione rispetto a queste tematiche avviato negli anni, ha spiegato come l’intento della Provincia di Perugia sia quello di “proporre Progetti che siano utili per contrastare stereotipi e differenze di genere, per scardinare i meccanismi alla base della violenza stimolando lo spirito critico nei ragazzi, nella consapevolezza che la scuola è il luogo dove si formano le coscienze”.
“Quella di oggi è una giornata difficile, non è una giornata di festa, ma di riflessione – ha dichiarato Gemma Paola Bracco -. Dal 2003, nella mia professione di avvocato, sono al fianco delle donne e troppo spesso nelle aule di tribunale vedo come le vittime siano colpevolizzate come se sotto processo ci fossero loro. Quante volte si sente dire: se l’è cercata. La speranza è nei giovani soprattutto nei maschi”.
La violenza sulle donne molto spesso è vissuta con paura ed angoscia dai figli. “E’ la cosiddetta violenza riflessa – ha spiegato Rosella De Leonibus – che riemerge anche dopo molti anni generando violenza come unico modello da cui attingere”.
Ma i veri protagonisti sono stati i ragazzi e le ragazze che attraverso una serie di “prodotti” hanno affrontato la tematica dimostrando come in effetti stia nascendo una nuova consapevolezza che fa ben sperare per il futuro. Attraverso video, canzoni, componimenti in prosa, poesia, manifesti, testimonianze e simulazioni di episodi tratti dalle cronache quotidiane hanno testimoniato non più soltanto un disagio, ma la voglia di essere protagonisti del cambiamento.