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Spoleto, iniziato il VII Concorso Pianistico dello Strumenti & Musica Festival

SPOLETO – “Da piccolo anch’io ho fatto moltissimi concorsi” racconta il musicista Gianluca Bibiani, presidente dell’associazione Italian Accordion Culture (IAC) Spoleto, membro della CIA-IMC Unesco, e di Edizioni Ars Spoletium, quando gli chiediamo da dove provenga l’idea di creare un concorso pianistico – a dire il vero inizialmente per la fisarmonica, solo poi con l’aggiunta del pianoforte – che oggi è alla sua VII edizione ed è riconosciuto a livello internazionale.  Ieri mattina, infatti, a Palazzo Leti Sansi è iniziato lo Strumenti & Musica Festival da loro indetto, nome dell’omonima storica rivista fondata nel 1949 dal maestro Bio Boccosi e con esso le audizioni per il Premio Pianistico Internazionale “Città di Spoleto” e per le categorie in Concorso: mentre il primo è riservato a concertisti che già hanno avviato la loro carriera musicale ed è diviso in tre fasi (una eliminatoria, una semifinale e una finale), il secondo diviso per fasce di età, con una categoria dedicata anche ai più piccoli, e per esecuzioni a quattro mani, è pensato per gli allievi delle scuole di musica e dei Conservatori. Entrambi comunque seguono precisi criteri sia nella scelta del repertorio, messo a bando, sia nel tempo di esecuzione da rispettare per ciascuna esibizione.

La locandina della rasseg

Fuori dalla sala d’onore il nervosismo e l’ansia sono palpabili. I ragazzi che devono esibirsi e che possono iscriversi al Premio come al Concorso, sono visibilmente agitati. C’è chi cammina avanti e indietro per il corridoio, chi ripassa a mente il pezzo muovendo le dita sotto una tastiera immaginaria. Prima di ogni audizione possono scaldare le mani sui pianoforti messi a loro disposizione nella sala prove o anche in via Nursina alla scuola comunale di musica “A. Onofri”. Familiarizzare con lo strumento, con l’acustica e calibrare il peso delle dita sui tasti. Quando arriva il proprio turno la partitura, quasi in segno di lealtà, viene consegnata alla giuria, presieduta da Daniel Rivera, Paolo Bordoni, Lorenzo Di Bella, Radomir Melmuka, Borislava Taneva , Irene Veneziano e Xin Wang con la direzione artistica di Michele Rossetti. La metamorfosi del musicista si compie sedendosi e regolando lo sgabello, prima di iniziare tutti guardano davanti a sé come per ricreare quello spazio solitario fatto di sacrifici e studio, poi dalle note c’è chi vi estrapola il sentimento e l’interpretazione e chi invece si sofferma più sulla tecnica e sulla rapidità della scena. E ancora, la capacità di ascolto e la relazione con lo strumento stesso. Ai giurati, professionisti della musica e docenti, il delicato compito di trovare il giusto compromesso fra tutte le parti. 
La giuria

Si capisce allora quanto devono pesare quei pochi minuti prima dell’esibizione dal vivo e totalmente a memoria, quanto il diversivo della chiacchiera e della discesa in strada per un caffè o per accendersi una sigaretta, contro il vento graffiante della stagione, sia il tentativo più naturale per allentare la tensione. Cosa vi aspettate da queste audizioni? chiedo nell’andirivieni. “Vincere sì, ma c’è anche altro” risponde un ragazzo con poco più di vent’anni che si è iscritto sia alla categoria che al Premio, “sono qui per avere un confronto con gli insegnanti e per ascoltare gli altri”. È dello stesso avviso anche un suo collega proveniente dal jazz e che a Perugia frequenta l’ultimo anno di Conservatorio, “è la seconda volta che partecipo” dice, “per me è molto importante l’esercizio” riferendosi alla preparazione che sta dietro ad un concorso del genere. Tempi serrati ma alto livello, ci aveva di fatto anticipato Rossetti a metà mattinata. 
Quest’anno per mancanza di fondi si è dovuto chiudere il bando con 80 iscritti e così il Concorso è diventato automaticamente più selettivo, “ma la cosa incredibile” dicono gli organizzatori con una certa euforia, “è la loro provenienza: non solo Italia, ma Bulgaria, Russia, Cina, Giappone, Corea Del Sud, Ucraina. Una bambina di 10 anni da Bangkok e nella categoria Piccole Note un bambino greco di 6 anni!”. Ciò significa che, ci spiegano, le famiglie investono per far venire i loro figli a suonare a Spoleto. 
Ricordando che le audizioni e i concerti sono gratuiti e aperti al pubblico, il Concorso iniziato ieri con la categoria G, dei più grandi, si chiuderà questa mattina con una prima premiazione intorno alle ore 11; anche la prima fase eliminatoria del Premio si riaprirà oggi con la semifinale.
Venerdì 22 novembre il Concorso andrà avanti con la categoria D, la sua immediata premiazione e con la finale del Premio e infine con la sua premiazione; in serata alle ore 21 il concerto per pianoforte (Lucrezia Proietti) e fisarmonica (Samuele Telari, che ritroveremo nel concerto dell’Epifania), con la premiazione in prima assoluta delle opere vincitrici del 3° Concorso di Composizione “Città di Spoleto”. 
Sabato 23 novembre continuerà la scalata delle categorie (F e C) con relativi risultati, poi in serata alle ore 21 new entry nell’organizzazione la collaborazione con l’ASD Arabesque Scuola di Danza e il Centro di Solidarietà Don Guerrino Rota di Spoleto nel concerto per fisarmonica (Andrea Pennacchi) e sassofono (Ivan Bernardini). 
Domenica 24 novembre le ultime categorie (E, B, H, I, A e Piccole Note) con successive premiazioni. Il Festival si chiuderà domenica alle ore 19 al Caio Melisso, “invitati caldamente dall’assessore”, con il concerto ad ingresso gratuito dei vincitori del primo premio assoluto nelle categorie di concorso e del premio pianistico. 
 
Per maggiori informazioni: https://www.strumentiemusicafestival.com/ 
 

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