TERNI – La città di Terni per le festività natalizie si trasforma per magia con luci e iniziative, abbandonando il noioso torpore e il grigiore delle fredde giornate invernali. Se Gubbio accenderà il suo albero sul monte Ingino, Terni non e di meno da anni. Infatti ogni anno, quindi, in occasione della festività dell’Immacolata l’8 dicembre, lungo il versante del Monte dove sonnecchia come una vecchia signora, Miranda, su Terni e la conca, la magia torna ad accendersi con la grandiosa stella cometa che per tutti ormai è Stella di Miranda.
Fino all’Epifania, il 6 gennaio, questo vero e proprio monumento industriale, illuminerà la citta’ e i suoi dintorni, rimanendo visibile da molti chilometri di distanza. Si può vedere dappertutto. Uno spettacolo unico. Con la nebbia o foschia ancora piu suggestiva, tra terra e cielo. Al tramonto quindi mentre il sole si addormenta tra i monti, lei, la stella risplende in tutta la sua originalità. Ottanta punti luce, costituiscono la stella, distribuiti in maniera precisa ed accurata lungo la montagna. Si estende su un diametro di 105 metri, mentre la coda circa 350 metri, per un totale di superficie 30.000 metri quadri con 9 km di cavi elettrici.
L’accensione avverrà, come da tradizione, in occasione dell’Immacolata con una fiaccolata che partirà dalla cittadina di Miranda e arriva alla piazza del municipio di Terni largo Frankl dove qui una delegazione di amministratori autorità saluteranno i partecipanti alla fiaccolata e accenderanno il tripode della pace. Ogni anno viene insignito con la “Stella” enti, personaggi, associazioni che si sono contraddistinti nei vari settori umanitari, cultura, sport ecc. Una occasione questa per visitare non solo Miranda, il suo castello, la chiesa, la torre e il suo ambiente naturale, ma anche la città di Terni, che in questo periodo natalizio, grazie all’ assessorato alla Cultura, gli operatori commerciali e associazioni, offre un grande e nutrito programma di iniziative. Artistici Presepi allestiti in piazze, chiese; alla cascata torna il presepe vivente; presepe artistico sul lago di Piediluco, alla grotta Eolia di Cesi, ecc… concerti di musica classica per piazzette e chiese. Mostre d’arte e artigianato, prodotti tipici come il mitico “pampepato ternano”. Insomma la città si apre alle feste natalizie mostrando il volto migliore, la capacita di attrarre turisti e visitatori e riflettere soprattutto sul significato vero del Natale: colui che e’ festeggiato da duemila anni e’ nato povero, in una stalla, e l’unica certezza e’ che la stella che annunzio’ la sua venuta, risplende, ancora oggi tra i boschi di Miranda.