SPOLETO – Esistono pochi mestieri che, scissi dalla pura professione, possono dirsi missione e arte: uno di questi è quello dell’insegnante, docente, prof., riverbero della storia che rallenta sui volti dei bambini e degli adolescenti. La Giornata nazionale della Letteratura che ieri pomeriggio a Spoleto ha trovato riscontro all’Alberghiero “G. De Carolis” e al “Sansi Leonardi Volta” nelle performances letterarie, musicali e nella presenza scenica e filologica, ha omaggiato gli studenti impegnativisi e il corpo docente tutto. La seconda Giornata della Letteratura proseguirà in convegno questa mattina a partire dalle ore 10 presso la Sala Capitolare del Liceo Artistico dove interverranno Alfredo Cottignoli, Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna con la Magnanimità dantesca e la Lettura di Inferno I – IV e Mauro Geraci, Antropologo culturale e Cantastorie dell’Università di Messina che tra realismo letterario e spettacolo di piazza dalla lettura arriverà al canto con la canzone narrativa dei poeti-cantastorie, l’ausilio di due studenti lettori e il coordinamento delle professoresse Michela Costantino e Silvia Sardini.
All’Alberghiero il programma comprendeva un’ora del tè con un menù storico e letterario di pregio, in aiuto alla pasticceria le spiegazioni di Gozzano, dall’Europa al Giappone, alla Russia e al Marocco un vero rituale guidato dalla professoressa Roberta Testaguzza su voce narrante della professoressa Emanuela Valentini. Con ricordo a Rodari, Levi e Leopardi, la dirigente Roberta Galassi, integerrima e affabile, in apertura ha voluto rivolgere un “ringraziamento speciale agli studenti, ragazzi di tutti i nostri settori (accoglienza, sala e cucina) per la preparazione, la comprensione e l’analisi seria”, riconoscimento sottolineato anche dalla vice sindaco Beatrice Montioni che dalla “meravigliosa esperienza” ha in loro ricavato l’eccellenza della scuola. Lettura che unisce e che apre a mondi inesplorati, lettura che viene promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact e dall’Associazione degli Italianisti (ADI e ADI-SD Umbria) e che è fortemente voluta dai dirigenti Galassi e Mauro Pescetelli, ma soprattutto lettura che tiene in vita e riscopre da Parini a Neruda e poi, tra gli invitati, allestisce il ricordo come annuncia la Valentini emozionata: verrà istituito e intitolato a Daniela Guerrini, insegnante di lettere recentemente scomparsa, un concorso di poesia.
Nell’inventario dei mestieri si capisce come quello dell’insegnamento sia per certi versi il favorito e anche il più rischioso perché accoglie il gioco nobile del pensiero e, laddove nasce, può decidere di lasciarlo inciampare e senza apprensione cadere, oppure può donargli strumenti che gli siano utili in futuro. Sottile l’intenzione tra l’incidere e il plasmare, ben definita però dal coeso corpo docente che ha preso parte a questa iniziativa.
Il Polo Liceale nel pomeriggio di ieri si è trasferito all’Artistico con le stanze di lettura e la musica a supplire la golosa e abbondante sezione dolciaria dell’Alberghiero. Ogni liceo, in collaborazione con i venti docenti in regia nelle Stanze, aveva preparato un proprio repertorio letterario con intermezzo musicale e intreccio narrativo: da Némirowsky del Linguistico, ad esempio, al Mare Nostrum dello Scientifico.
Preparazione portata a compimento nonostante o proprio insieme al piano didattico che di pari passo da sempre affligge e arricchisce gli studenti di ogni ordine e grado. In fin dei conti, ci piace credere che, al fastidio iniziale di essere stati interpellati dal prof. di turno per vestire i panni di uno scrittore defunto, o immaginarselo mangiando mentre creava opere senza tempo, si aggiungesse per diletto anche la soddisfazione di essere stati inseriti in un programma che anche oggi, in un’era ipertecnologica, rende la lettura relazione e conoscenza. In serata, dopo aver rimesso i banchi al loro posto ed essere riusciti in strada sotto una pioggia battente è lì che anche la stanchezza trova il suo compiacimento: nello studente per la soddisfazione e l’autostima creata, nell’insegnante che quel potenziale per primo ha visto ed ha insistito perché fosse espresso.