SPOLETO – Domenica 10 novembre alle ore 17,30 a Villa Redenta, è in programma il concerto del Mafalda Minnozzi American Quintet in “Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz”, con Mafalda Minnozzi, voce; Paul Ricci, chitarra; Harvie S, contrabbasso; John Di Martino, pianoforte; Victor Jones, batteria; Amoy Ribas, percussioni.
Dopo il sold-out dell’anteprima al Birdland di New York, Mafalda Minnozzi arriva in Italia per una serie di concerti che anticipano il suo nuovo lavoro discografico “Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz“, raffinato album registrato all’Acoustic Recording Studio di New York e dedicato alla magica alchimia che unisce il jazz alla bossa nova. In questo tour italiano sarà accompagnata da un quintetto internazionale che comprende quattro storici musicisti della scena jazz newyorchese. Oltre al chitarrista Paul Ricci, produttore e direttore musicale del progetto “Sensorial” (collaborazioni con Steve Jordan, David Kikoski, Astrud Gilberto, Bobby Sanabria, Dom Um Romao, Edison Machado, Mike Clark, …), la band conta con il contrabassista Harvie S (Dexter Gordon, Michael Brecker, Mark Turner, Kenny Barron, Gil Evans, …), con il batterista Victor Jones (Stan Getz, Michel Petrucciani, Chaka Khan, Freddie Hubbard, Jimmy Scott, …) e con il pianista John Di Martino (Pat Martino, Jon Hendricks, Sheila Jordan, Ray Baretto, Janis Seigel, …). Completa il quintetto il virtuoso percussionista brasiliano Amoy Ribas (Richard Galliano, Hermeto Pascoal, Omar Sosa, Hamilton de Holanda, Jacques Morelenbaum, …). Artista italiana di caratura internazionale, Mafalda Minnozzi vanta 25 anni di carriera trascorsi specialmente nelle Americhe, segnati da collaborazioni con Milton Nascimento, Andre Mehmari, Leny Andrade, Paulo Moura, Art Hirahara, Nico Assumpção, Gene Bertoncini, Martinho Da Vila, Toquinho, John Pizzarelli, Jamil Joanes, Rogerio Boccato, Guinga. La sua intensa convivenza con la musica brasiliana l’ha portata nel tempo ad assorbirne profondamente lo spirito per integrarlo ad altri linguaggi musicali già acquisiti, come la chanson francese, il canzoniere napoletano, la musica d’autore italiana e naturalmente il jazz, fonte ispiratrice di tutti i suoi progetti. Il carisma istrionico di Mafalda sul palco rende ogni suo concerto sorprendente ed unico, rivelando al tempo stesso esuberanza e irriverenza, tecnica e istinto. Ovunque la sua performance provoca l’entusiasmo incontenibile del pubblico. Nel progetto “Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz” esplode tutta la sua “brasilianità”, con sonorità esotiche ed improvvisazioni dal sapore ancestrale che rileggono la bossa nova legandola al samba e alle sue radici più profonde, in terra di Bahia. Perle di autori come Baden Powell (Samba da Benção), Chico Buarque (Morro Dois Irmãos), Toninho Horta (Mocidade) e Filó Machado (Jogral) si alternano a composizioni di Antonio Carlos Jobim come “Triste”, “Chega de saudade”, “Once I loved (O amor em paz)”, “Dindi”, “Desafinado”, “Vivo sonhando” e “É preciso perdoar” immortalate dall’immenso João Gilberto, a cui il concerto rende uno speciale omaggio in un crescendo di emozioni.