PERUGIA – Organizzato dall’associazione ternana “Il Pettirosso” si svolgerà domenica 20 ottobre, a cominciare dalle ore 17, nella sede di Umbrò in via Sant’Ercolano, l’incontro “Cattive notizie. La qualità dell’informazione, le comunità dei lettori e gli imprenditori dell’odio”, conferenza gratuita di confronto e riflessione sui modi e le ragioni che fanno produrre, alimentare e diffondere cattive notizie.
Da non intendere come il contrario di notizie buone o “buoniste”, l’incontro intende rispondere ad una domanda apparentemente banale: viene prima la qualità dell’informazione o lo sfruttamento di una notizia per generare traffico?
Il programma prevede i seguenti relatori: Ermes Maiolica (Hoaxer e ideatore di Faketory); Francesca Amenduni (Università di Roma Tre); Leonardo Bianchi (News editor di Vice Italia).
Dando per assunto che la maggior parte degli articoli che riguardano le minoranze sono articoli di cronaca nera o giudiziaria, che queste notizie sono tra le più visualizzate, commentate e condivise sulla pagine social delle testate giornalistiche e che ciò, assieme a dichiarazioni che generano allarmismi e semplificazioni razzializzanti, contribuisce ad alimentare i pregiudizi contro le minoranze in particolar modo quando gli articoli riguardano cittadini stranieri (anche quando sono vittime), la distinzione tra notizia falsa, vera e verosimile è sempre più ardua. I commenti di odio che spesso si leggono a corredo delle notizie, di sovente accompagnate da titoli o da foto non deontologicamente corrette, sono una conseguenza di questa situazione. Tutto ciò, tuttavia, genera traffico e da maggiore visibilità alla propria testata.
Per “cattive notizie” non dobbiamo, quindi, intendere il contrario di notizie buone o “buoniste”, bensì notizie (ed il corredo di commenti che suscita) che cedono ai pregiudizi, alimentandoli, rinunciando ad una sfida che la diffusione della fake news ha di fatto lanciato ai mezzi di informazione: quella di “dimostrare il proprio valore, fondato sulla capacità, l’etica, la relazione con i lettori e l’esperienza” (Charlie Beckett).
Avremmo potuto decidere di organizzare una formazione, dando indicazioni operative a chi gestisce le pagine social delle testate per limitare o moderare gli effetti di tali “cattive notizie”; invece, ci faremo una domanda “a monte” e ci chiederemo perché e come produciamo, alimentiamo e diffondiamo tali “cattive notizie”. Perché la domanda di fondo, infatti, è etica: viene prima la qualità dell’informazione o lo sfruttamento di una notizia per generare traffico?
Conferenza organizzata dall’Associazione Il Pettirosso con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese e con il Patrocinio della Federazione nazionale stampa italiana. Partecipazione gratuita. Per informazioni: info@associazioneilpettirosso.org.