GUBBIO – Dopo un mese di lavoro ha concluso la sua attività la Scuola d’estate 2019 diretta da Roberta Carlotto. “Lo spirito – si legge nella nota del Centro teatrale Santa Cristina – è quello che aveva ispirato il suo fondatore, Luca Ronconi: un corso di alta formazione per giovani professionisti e al tempo stesso un laboratorio residenziale per nuove produzioni”.
Quest’anno la scuola d’estate ha visto al lavoro tre registi con altrettanti gruppi di attori. Ad aprirla è stato Massimo Popolizio, con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, che per due settimane hanno condotto uno studio su Il sistema periodico di Primo Levi, in scena in autunno con un saggio-spettacolo che unisce scienza e letteratura.
Carmelo Rifici, direttore artistico di LuganoInScena, ha guidato le prove del suo nuovo spettacolo Macbeth, le cose nascoste da William Shakespeare, che debutterà al LAC di Lugano il 9 gennaio 2020.
Il giovane e talentuoso Leonardo Lidi, vincitore nel 2017 del premio di produzione per registi under 30 della Biennale College-Teatro di Venezia, ha lavorato alla creazione del suo nuovo lavoro, da Lo Zoo di vetro di Tennessee Williams, che debutterà al LAC di Lugano il 4 novembre 2019.
“In continuità con la storia della Scuola e con il lavoro di Ronconi, sia Rifici sia Lidi – prosegue la nota – hanno affiancato ai giovani attori neodiplomati provenienti da prestigiose accademie e scuole di formazione teatrale (Scuola del Piccolo Teatro di Milano, Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino) diversi professionisti di talento, tra cui Angelo Di Genio (Premio Ubu 2011 come miglior attore under 30), Mariangela Granelli, Christian La Rosa (Premio Ubu 2017 come miglior attore under 35), Maria Pilár Perez Aspa.e il pluripremiato Tindaro Granata, presente in entrambe gli spettacoli. In un luogo dove si continua a far vivere la lezione di un grande maestro innestandola nella pratica scenica contemporanea e nei suoi sviluppi in Italia e in Europa, hanno avuto un ruolo centrale le due giornate di studio Il filo del presente: il teatro tra memoria e realtà a cura di Giovanni Agosti e Oliviero Ponte di Pino. La giornata del 22 luglio è stata dedicata agli archivi dello spettacolo italiani e stranieri, tenendo sempre presente che la testimonianza del passato ha senso solo se si riverbera nel presente, così come è accaduto per i materiali – riemersi dall’Archivio Luca Ronconi, attualmente conservato all’Archivio di Stato di Perugia – che hanno portato alla pubblicazione del volume Luca Ronconi, Prove di autobiografia, a cura di Giovanni Agosti, pubblicato nei mesi scorsi da Feltrinelli. Dall’incontro – conclude la nota – è emersa la necessità di un coordinamento degli archivi teatrali italiani. La seconda giornata, il 23 luglio, si è concentrata sulla drammaturgia contemporanea e sul complesso rapporto tra realtà e teatro, con attenzione dunque alla dimensione civile e politica, con le testimonianze dei drammaturghi Andrew Bovell e Gérard Watkins, oltre che della fondatrice dei Rimini Protokoll Helgard Haug, in dialogo con gli artefici di alcune esperienze italiane che si muovono su un terreno analogo”.
Ricordiamo che le attività 2019 del Centro Teatrale Santacristina sono realizzate con il sostegno di MIBAC e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e il contributo del LAC di Lugano e dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio d’Amico.
www.ctsantacristina.it; www.lucaronconi.it