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Fondazione Marini Clarelli Santi: presentazione del restauro della tavola con la Sacra Conversazione

PERUGIA – Domani, 17 marzo, alle ore 16,30 a Perugia, Palazzo degli Oddi Marini Clarelli, ingresso libero, si terrà l’incontro “Aperto per restauro”.

Intervengono ILARIA BORLETTI BUITONI, presidente del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto «il Perugino»; VALERIO DE CESARIS Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia. Relatori LUCIANO ARCANGELI Storico dell’arte, già direttore del «Bollettino d’arte» e membro del Consiglio Scientifico della Fondazione Marini Clarelli Santi; FRANCESCA CAPANNA
restauratrice di beni culturali e Direttrice della Scuola di Alta formazione dell’Istituto Centrale del restauro. Saranno presenti gli autori CATERINA BON VALSASSINA, MARIA RITA SILVESTRELLI, GIOVANNI LUCA DELOGU, ELENA MERCANTI, ROBERTO SACCUMAN.

“È una grande festa – si legge nella nota stampa – per la Fondazione la presentazione del restauro della tavola con la Sacra Conversazione (Madonna col Bambino tra san Giovanni Battista e san Savino vescovo) attribuita a Giovan Battista Caporali (Perugia 1475/1476 ca. – 1554) e del catalogo (edito da Aguaplano) che ne illustra le vicende storiche e conservative, il restauro e mette a fuoco con dati inediti la proposta attributiva a Caporali. Restauro e catalogo sono stati resi possibili grazie al sostegno del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto «il Perugino», che ha riconosciuto la validità del progetto, presentato dalla Fondazione in partnership con l’Università per Stranieri di Perugia. Molte le novità emerse e documentate nel catalogo. Sulle vicende storiche è stata indagata, grazie ai documenti conservati nell’Archivio storico della Fondazione, l’acquisizione dell’opera nel 1969 da parte di Barbara Marini Clarelli, che ne realizzò anche il restauro nel 1971 (Caterina Bon Valsassina). Ma sono sull’ attribuzione, l’iconografia e la provenienza del dipinto le principali novità dovute allo studio critico di Maria Rita Silvestrelli (Università per Stranieri di Perugia), che sulla base dell’indizio della scritta «S. Sav […]» sul piatto del libro aperto del Santo vescovo (fino ad oggi identificato con sant’Ercolano) ne ha rintracciato attraverso la ricerca d’archivio la molto probabile provenienza dalla chiesa di San Savino di Murlo, a pochi chilometri dal Castello di Antognolla dalla cui cappella si credeva fino ad oggi che provenisse la nostra tavola. Il restauro (condotto egregiamente, come sempre, da Elena Mercanti della CBC Umbria per la pellicola pittorica e da Roberto Saccuman per il supporto ligneo con l’alta sorveglianza di Giovanni Luca Delogu per la Soprintendenza ABAP dell’Umbria), è stato complesso soprattutto per la decisione (coraggiosa ma inevitabile) di non risarcire la grande lacuna al centro del dipinto.
La tavola (mai esposta finora) sarà allestita nel Salone d’ingresso al piano nobile su un cavalletto progettato e realizzato da Roberto Saccuman, a sottolinearne la non appartenenza alla storica collezione degli Oddi”.

Al termine della presentazione il pubblico potrà vedere il dipinto per la prima volta come, dal 17 marzo in poi, tutti i visitatori della casa museo nei giorni di apertura, per questo si è scelto il titolo «Aperto per restauro», preso a prestito dalla rubrica sul «Giornale dell’arte» dell’amico e collega Giorgio Bonsanti.

 

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