Cerca
Close this search box.

Le molteplici facce della donna nella mostra d’arte “Femmina” a Bevagna

BEVAGNA – La collettiva Femmina, mostra d’arte ideata e curata dall’artista Giuliana Baldoni, da oltre 10 anni offre uno spazio artistico di riflessione e celebrazione della figura femminile in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Dal 6 al 9 marzo, Bevagna, con la sua affascinante atmosfera medievale, ha accolto questa mostra speciale, allestita nella suggestiva Chiesa sconsacrata di Santa Maria Laurenzia. Il contesto storico e architettonico del luogo, carico di storia e spiritualità, è il palcoscenico ideale per un’esposizione in cui l’amor sacro e l’amor profano si fondono a offrire una visione complessa e articolata della femminilità.

 

 

Il titolo stesso della mostra, “Femmina”, evoca una riflessione profonda sulla figura della donna, in un’interpretazione che va oltre gli stereotipi e le convenzioni. L’esposizione riunisce una quarantina di artisti, ciascuno con la propria sensibilità e il proprio linguaggio, per raccontare la femminilità a 360 gradi. Non si tratta di una rappresentazione univoca, ma di una molteplicità di voci che esplorano la donna in tutte le sue dimensioni, dai ruoli più tradizionali a quelli più moderni, dalle sfumature più intime a quelle più universali.

Come sottolinea il critico e storico dell’arte prof. Simone Fagioli, il concetto di “femmina” presentato in questa collettiva non è mai inteso in modo riduttivo o dispregiativo. La scelta di questo termine, che ha radici nella cultura letteraria, da Dante a Tasso, è una rivendicazione della sua nobiltà e della sua forza. La donna, in tutte le sue declinazioni, è rappresentata come madre, lavoratrice, modella, amante, pensiero e, soprattutto, vita. È colei che dà origine all’umanità, che nutre, cura, e arricchisce la società con il suo spirito e la sua visione. Fagioli nota come la Baldoni nei suoi lavori affronti il tema della femminilità in modo originale e profondamente espressivo. Le sue opere narrano le molteplici facce della donna: protagonista della società, madre che dona vita, e purtroppo anche vittima di violenze, nonostante i presunti progressi che l’umanità avrebbe raggiunto. Baldoni non si limita a rappresentare il dolore e le sofferenze della donna, ma ci invita a riflettere sul paradosso di una società che, pur avendo fatto enormi passi in avanti, non riesce ancora a garantire alle donne pari dignità e sicurezza. Le sue opere, vibranti e potenti, diventano simboli di una resistenza silenziosa ma determinata, che non smette mai di lottare per il rispetto dei diritti e della dignità. In questo percorso artistico, il concetto di “femmina” non è solo un riscatto, ma un’affermazione di una verità incontestabile: il femminile è protagonista tanto nell’arte quanto nella vita quotidiana e ogni artista, con il proprio linguaggio, contribuisce a creare un mosaico complesso e variegato, che rende giustizia alla ricchezza e alla complessità della donna.

Il tema centrale dell’esposizione ha sollevato la riflessione sulla differenza tra femmina e donna, due termini che, pur venendo spesso utilizzati come sinonimi, portano con sé significati e connotazioni differenti. In particolare, si è riflettuto sull’opera pittorica di Tiziano “L’amore sacro e l’amor profano”, che, pur nella sua apparente dualità, sfida le convenzioni popolari. La donna nuda, lontana dalla morale convenzionale, rappresenta l’amore sacro, mentre la dama vestita e decorata, simbolo di purezza sociale, è associata all’amore profano. Questo paradosso ha offerto uno spunto di riflessione sulla complessità della figura femminile, che non può essere ridotta a stereotipi o facili definizioni.

 

 

L’evento, sponsorizzato dalla cantina Romanelli di Montefalco, ha offerto una serie di incontri, riflessioni e performance. Tra gli ospiti di questa edizione la Sindaca Annarita Falsacappa, l’associazione “Vivo a Colori”, vicina alle donne colpite da tumore e alle persone in difficoltà, rappresentata dalla presidente Claudia Maggiurana, il Prof. Fabrizio Fabbroni, protagonista di un profondo monologo intitolato Camminarti accanto, sull’amore e la perdita della donna amata. Nel pomeriggio di sabato 8 marzo Linda Lucidi e Gianluca Cianetti hanno dato voce a poesie e riflessioni sulla condizione femminile, e, infine, nella giornata conclusiva di domenica 9, la danzatrice Maila Guglielmi si è esibita in una performance dal titolo “Follemente…l’energia femminile”, coreografia originale dalla grande carica espressiva che ha celebrato la forza e la vitalità della donna.

I nomi degli artisti della collettiva Femmina 2025

Fotografia: Annamaria Guidi e Antonella Piselli. Scultura: Sandro Turco. Giovani artisti: Gemma Arcuri Maltese, Francesco Comodi. Pittori: Angela Greco, Rosella Aristei, Lena Grilli, Adriana Gigliarelli, Piergiorgio Dessì, Michela Fusaia, Simonetta Pantalloni, Lucia Saiella, Mariella Burini, Federica Ridolfi, Guendalina Burini, Luigi Arcuri Maltese, Luciano Vetturini, Simona Costa, Alessandro Angeli, Giuliana Baldoni, Massimo Fusconi, Mara Giusti, Kevin Proietti, Angelo Maiuli, Stefania Borucchia, Ivana Vitali, Ivana Capocciuti, Silvana Bompadre, Mauro Ottaviani, Fabrizio Fabbroni.

Articoli correlati

Commenti