PERUGIA – Iniziamo dal video che riassume il perché dell’indagine condotta sull’Umbria da Isnart, società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività. La presentazione del report a Norcia, in occasione di ‘Nero Norcia’.
Il turismo in Umbria nell’estate 2024 ha visto una crescita dell’attrattività della regione, con i prodotti tipici come olio, tartufo, cioccolato e birra a trainare la domanda. Il tartufo e la sua filiera sono tra i principali protagonisti dell’attrazione turistica enogastronomica umbra. Un’indagine condotta da Isnart proprio su questi quattro prodotti tipici su oltre 30.000 turisti e 9.000 imprese fotografa un settore in evoluzione, con Millennials in testa e una spesa media pro capite in aumento. I dati mostrano che il 40,1% dei visitatori dell’Umbria appartiene alla Generazione Y (Millennials), un dato superiore alla media italiana del 37,1%. Il 27,7% ha un livello di istruzione pari alla laurea (contro il 31,4% della media nazionale), mentre il 62,2% dichiara di avere una situazione economica medio-alta, ben superiore al 39,9% della media italiana.
Per quanto riguarda le modalità di viaggio, il 39,7% dei turisti sceglie di visitare l’Umbria in coppia, una quota leggermente inferiore al dato nazionale del 43%. Tuttavia, la regione ottiene un voto medio di 8,1 su 10 per la qualità dell’offerta turistica, un punteggio superiore alla media nazionale (8/10).
I NUMERI
Le attività legate all’enogastronomia hanno registrato numeri significativi
- L’8,8% dei turisti ha acquistato prodotti tipici locali.
- Il 6,1% ha partecipato a eventi enogastronomici.
- Il 9,5% ha scelto di cenare in ristoranti stellati o gourmet.
- Il 13,9% ha visitato cantine, frantoi e strade del vino e dell’olio.
- L’8,9% ha partecipato attivamente a fasi della produzione agroalimentare.
La domanda di prodotti tipici è fortemente polarizzata, con l’olio extra vergine d’oliva e il tartufo in testa alle preferenze dei turisti.
Il giudizio sulla qualità dell’offerta enogastronomica è estremamente positivo, con un punteggio di 8,1/10 per la qualità del cibo e delle bevande e di 8,3/10 per la ristorazione nel suo complesso.
QUANTO SPENDONO I TURISTI IN UMBRIA
La spesa media pro capite giornaliera è così suddivisa:
- 26 € per ristoranti e pizzerie.
- 13,90 € per cibi e bevande acquistati in negozi e supermercati.
- 24,40 € per l’acquisto di prodotti enogastronomici tipici.
- 7,60 € per consumazioni in bar, caffè e pasticcerie.
- Questi dati mostrano come il turismo in Umbria non sia solo esperienziale, ma anche un motore economico importante per le attività locali.
STRUTTURE RICETTIVE
- Il 32% delle strutture ospita prevalentemente turisti enogastronomici.
- Il 29% attira visitatori per eventi.
- Il 28,3% accoglie turisti interessati al patrimonio culturale.
- L’11% si rivolge a chi cerca un turismo naturalistico.
LE RICHIESTE
Le esperienze più ricercate dai turisti
- Il 69,2% dei visitatori acquista prodotti locali.
- Il 31% partecipa a degustazioni.
- Il 6% si cimenta nella caccia al tartufo.
- Il 50% degli appassionati di birra artigianale acquista prodotti del territorio, mentre l’11,1% visita i birrifici.
PROMOZIONE: DOMINA IL WEB
I canali di comunicazione più utilizzati sono:
- I social network (43%).
- I siti web ufficiali (25%).
- Il mailing (31%).
- I portali specializzati (14,3%).
- Questi strumenti si rivelano fondamentali per intercettare un pubblico sempre più digitalizzato e attento alle recensioni online, con il 60,2% dei turisti che lascia feedback sulla propria esperienza.
Un futuro promettente per il turismo umbro
L’indagine Isnart offre una fotografia chiara di un settore turistico in forte sviluppo, trainato dall’enogastronomia e da un’alta qualità dei servizi. La regione continua ad attrarre visitatori con un’offerta diversificata, puntando sulla valorizzazione delle eccellenze locali e su strategie di promozione sempre più mirate.
Se il trend continuerà, l’Umbria potrà consolidarsi come una delle mete enogastronomiche di riferimento in Italia, con un impatto economico positivo su tutto il territorio.
HANNO DETTO
Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria: “La Camera di Commercio dell’Umbria sta approfondendo sempre più il valore dei motori turistici della regione e, tra questi, ha focalizzato l’attenzione sul turismo enogastronomico, con report approfonditi e scientificamente solidi che scandagliano il traino turistico complessivo dei prodotti tipici, ma anche quello di ciascun prodotto, per centrare sempre meglio le attività di promozione – anche nella loro segmentazione per tipi di turisti, fasce di età così via – e valorizzazione, mettendo in evidenzia potenzialità, limiti da superare, attività da incentivare, aiutando così ad orientare anche il marketing territoriale delle istituzioni e quello delle imprese. Aver presentato questa nuova indagine nel contesto del Progetto Fenice e in occasione di ‘Nero Norcia’ è, in questo contesto, molto importante per scandagliare le vie del rilancio economico e sociale di un’area duramente colpita dall’ultimo terremoto”.